REDAZIONE MASSA CARRARA

"Rappresentiamo drammi moderni tornando indietro all’epoca buia"

"Ci sono voluti due mesi di preparazione, non è stato facile arrivare fino a qui. Bisognava essere estremamente attenti...

Il regista Fernando Petroli

Il regista Fernando Petroli

"Ci sono voluti due mesi di preparazione, non è stato facile arrivare fino a qui. Bisognava essere estremamente attenti a non venir meno a quanto il testo dettava e voleva". Fernando Petroli, storico esponente del panorama culturale massese, racconta così la genesi dello spettacolo pronto ad andare in scena al Guglielmi in occasione dell’80esimo dalla liberazione della città.

"Ne “Il pesco rifiorito“ si doveva riprodurre l’epoca, un’epoca che è molto lontana, grazie al cielo, che però è ancora viva nella memoria – ha aggiunto – Quella della guerra, la distruzione, i bombardamenti, gli eccidi, le morti e la miseria. La difficoltà era riprodurre quello che il testo voleva, portarlo visivamente in vita. E non è facile perché oggi ci sono i giovani, che la guerra non l’hanno vissuta. Quindi il cast mi ha supportato e sopportato perché era tutto un ’sentito dire’, un ascoltare i ricordi del regista. Io, che la memoria storica ce l’ho e mi ricordavo bene quello che ho vissuto, ho fatto in modo di riportarlo su di loro. La bravura degli attori è stata captare quello che volevo, prenderlo e farlo sbarcare sul palco rendendolo concreto. Non volevo travalicare il testo con la fantasia, anzi bisognava rimanere con i piedi per terra. Doveva andare in scena quella guerra, gli attori si sono sforzati di dimenticare la loro epoca per tornare al paiolo e al fuoco anziché al telefonino, vivendo una situazione che speriamo non torni mai. E – sottolinea il regista – mi sono rifatto anche alle guerre che oggi ci stanno circondando: fa male vedere oggi i conflitti, avendo la consapevolezza che da un momento all’altro potrebbe persino tornare ciò che è stato. Le guerre moderne mi sono state utili per incutere la giusta atmosfera e i corretti stati d’animo".

"Essendo un dramma popolare – conclude Petroli – forse è anche più sentito in dialetto, che avvicinava maggiormente alla drammaticità. Spero che, stavolta, uscendo dal popolare-dialettale il testo si apra a un mondo più ampio, possa essere capito e accettato nel contemporaneo. E’ una scommessa, certo. E per renderlo trasversale abbiamo anche eliminato i rierimento specifici alla nosta città, che c’erano nel testo originale. In modo che fosse un “pesco rifiorito“ non solo a Massa ma anche nel mondo intero".

I.C.C.