LUCA CECCONI
Cronaca

Nasce ’Regina Apuana’: il nuovo liquore massese al gusto di torta di riso

Lo ha creato e prodotto Alessandro Segnami del Birrificio del Castello. "Ha gli ingredienti del dolce tipico. Vogliamo valorizzare i prodotti del territorio"

Alessandro Segnami con la sua creazione ’Regina Apuana’, il liquore al gusto di torta di riso (foto di Fabrizio Nizza)

Massa (Massa Carrara), 2 dicembre 2023 – L’idea è originale e il risultato è sorprendentemente buono. Stiamo parlando del liquore ’Regina Apuana’ al gusto di torta di riso che è un’eccellenza della nostra terra. Lo ha inventato e prodotto Alessandro Segnami, 45 anni, massese, titolare del Birrificio del Castello. Segnami ha una storia sui generis. Per otto anni ha fatto l’agente immobiliare. Poi un giorno ha deciso di mollare tutto e di intraprendere un’attività completamente diversa. "Sì – spiega – facevo un’altra vita. Ma devo essere franco, quel lavoro non mi piaceva per niente. E così quando si è presentata l’occasione ho aperto il birrificio insieme a mio cugino Alessio ’Bombi’ Raffaelli. Ho deciso per questa avventura che mi piace e che mi dà soddisfazione". Il liquore alla torta di riso è una novità assoluta, sarà in produzione tra pochi giorni e noi l’abbiamo assaggiato in anteprima.

Alessandro, cosa c’è della classica torta massese in questo liquore?

"E’ un liquore artigianale – dice Alessandro – fatto con gli ingredienti della torta, ma senza riso. Ci sono uova, zucchero, scorsa di limone e altri liquori compresa la sambuca".

Ma com’è nata l’idea?

"Ho sempre avuto il pallino dei prodotti della nostra terra – spiega – tanto è verop che abbiamo anche fatto la birra al ’poverino’, il timo delle Apuane. Questo liquore mi è venuto in mente guardando un video dove un ’collega’ aveva realizzato un liquore al tiramisù. Ecco che mi si è accesa una lampadina. Ma va detta anche un’altra cosa".

Quale?

"E’ da un po’ che la nostra produzione ha virato decisamente sui liquori. Siamo nati nel 2012 come birrificio facendo birra artigianale con una produzione piccola ma di qualità (un migliaio di litri al mese). Poi però abbiamo attraversato un periodo difficile, tra il Covid e una stretta sulla tassazione che grida vendetta. Così ci siamo buttati anche sui liquori, senza comunque tralasciare la birra. Siamo diventati opificio. Lavoriamo soprattutto per conto terzi, per aziende agricole e vinicole. Devo dire che i risultati ci sono".

Che tipo di liquori fate?

"Ci sono i classici limoncelli, poi liquori al cacao, vermouth e cherry a base di vino rosso. E ora questa ’Regina Apuana’ a cui crediamo molto".