
Un depuratore
Massa, 11 settembre 2023 – E’ pronto il report di Arpat sui controlli effettuati nei depuratori gestiti da Gaia nella provincia apuana: un dossier che evidenzia come la situazione sia in netto miglioramento nel corso del 2022 rispetto al passato anche se non tutte le criticità sono ancora superate.
Prima di tutto nel 2021 è stato sottoscritto il protocollo fra Arpat e Gaia per i controlli degli scarichi. Le criticità già segnalate negli scorsi anni sulla capacità depurativa dell’impianto Lavello 1 sono state affrontate nel corso degli anni 2020 e 2021, e sono state apportate modifiche sostanziali all’impianto, alcune delle quali sono ancora in corso di completamento.
Il rinnovo dell’autorizzazione del Lavello 2 (ex-Cersam) è stato perfezionato nell’estate 2022; come per il Lavello 1, è stato chiesto al gestore di implementare tutte le soluzioni impiantistiche e di controllo, nonché le azioni gestionali, in modo da contenere l’eutrofizzazione del fosso Lavello. Sono previsti ulteriori interventi sull’impianto per ottimizzarne le prestazioni.
Sul depuratore Fossa Maestra, nel 2019 sono iniziati gli interventi di adeguamento del sistema depurativo presente nel Piano Stralcio, e per il tempo necessario all’effettuazione di questi lavori è stata rilasciata dalla Regione una autorizzazione provvisoria.
I lavori programmati alla Fossa Maestra sono finalizzati a migliorare le prestazioni dell’impianto anche dal punto vista del contenimento delle emissioni odorigene. Il gestore dell’impianto ha comunicato la messa in esercizio degli impianti e ha eseguito le operazioni di collaudo nel primo semestre del 2022.
I controlli per i depuratori maggiori sono stati anche effettuati in maniera congiunta con il Nucleo operativo ecologico dei carabinieri. Le principali criticità emerse hanno riguardato il depuratore di Albiano Magra, con superamento dei limiti del parametro di azoto ammoniacale, e la registrazione incompleta del registro di carico e scarico rifiuti al depuratore di Aulla.
Una sola comunicazione di notizia di reato e ancora una volta ha riguardato Massa e il depuratore principale, il Lavello2 "legata alle modalità gestionali degli scarichi provenienti da ditte con autorizzazioni Aia".
Per l’impianto Fossa Maestra, nella comunicazione del gestore del marzo 2022 in merito alle prescrizioni dell’Aua si dichiara che il sistema di disinfezione a lampade UV verrà utilizzato nel periodo aprile-settembre, con l’eventuale supporto di un agente disinfettante. Si precisa inoltre che è previsto l’utilizzo di acido peracetico invece dell’ipoclorito di sodio entro il primo semestre 2024. Criticità anche all’uscita dell’impianto Lavello 1: il test di tossicità con Daphnia magna, risultato "non conforme" in 5 controlli su 6.
Tale circostanza si ripropone tutti gli anni, ed è da attribuire con molta probabilità alla fase di disinfezione finale. Arpat dispone inoltre a Gaia di effettuare uno studio approfondito sulle ‘acque parassite’ per i depuratori con potenzialità superiori a 10mila abitanti, ossia Fossa Maestra, Lavello 1 e 2: si tratta delle acque bianche, piovane, che possono ‘infiltrarsi’ nella rete fognaria e che comportano variazioni notevoli delle portate in ingresso mettendo in crisi la capacità di trattamento degli impianti, con apertura dei bypass di scarico. Infine per il fosso Lavello, dove scaricano i più grandi depuratori, Arpat chiede di effettuare pulizie straordinarie e frequenti, soprattutto nella stagione estiva, al fine di contenere l’eutrofizzazione.