
L'ingresso di Cermec in Reti Ambiente è ancora in stallo, mentre il biodigestore atteso da anni rimane un'incognita.
"Ormai sono anni che la Regione ha deliberato l’ingresso delle società di raccolta e spazzamento nonché degli impianti di trattamento rifiuti delle province di Massa Carrara, Pisa, Livorno e Lucca nella società di area vasta Reti Ambiente. Ma mentre la maggior parte delle società di questi territori sono entrate a farvi parte nei tempi previsti ciò non è stato possibile, per motivi diversi a esse riconducibili, per le società di proprietà dei Comuni di Massa e Carrara ovvero Asmiu, Nausicaa e Cermec. Società che hanno dovuto bypassare la normativa regionale con accordi transitori tra le parti di anno in anno". A dirlo è Luca Mannini, segretario Fit-Cisl Massa Carrara Toscana Nord. "Quindi bene che si stia arrivando al termine di questo lungo percorso, tuttavia ci preoccupa la lentezza con la quale si sta cercando di dare un futuro a Cermec – aggiunge – Del biodigestore infatti se ne parla da anni. All’inizio doveva essere finanziato da Reti Ambiente, poi dai fondi Pnrr, poi dopo che i fondi Pnrr sono volati via nuovamente da Reti Ambiente. Ma nel frattempo tutto si è arenato in quanto è emerso il problema di chi si facesse carico dei costi di bonifica dell’area, necessari alla realizzazione del biodigestore e di come Reti Ambiente potesse finanziare un impianto che nei fatti non era ancora di sua proprietà. Da qua sono nate, rincorrendosi ciclicamente, varie possibilità: prima che Cermec venisse affittato a Reti Ambiente, poi che Cermec entrasse in Reti Ambiente dopo aver acquistato le proprietà di Asmiu e del settore ambientale di Nausicaa, oggi scorporato e diventato Reti Ambiente Carrara, poi che Cermec entrasse in Reti Ambiente insieme ad Asmiu e Reti Ambiente Carrara dopo l’acquisto da parte di queste ultime delle quote di proprietà di Cermec in mano ai Comuni di Massa e Carrara". "Insomma gli anni sono passati e siamo arrivati all’ingresso delle società in Area Vasta ma la domanda è: quando veramente verrà realizzato il biodigestore? – chiude Mannini – Domanda che riteniamo sia della massima pertinenza considerato che secondo noi apostrofare oggi Cermec come un impianto obsoleto è certamente un complimento. Tutti i dipendenti Cermec, diretti dall’amministratore unico Porzano, stanno quotidianamente facendo miracoli per farlo funzionare e non si può pensare che durerà in eterno. Cermec dà lavoro a più di 40 dipendenti, svolge un importante ruolo nel ciclo dei rifiuti della provincia e quest’anno chiuderà il bilancio con ampi margini di utile. Crediamo che la società sia una risorsa per il territorio e debba essere tutelata con i necessari investimenti e le certezze del caso per un futuro tranquillo".