Sparito nel nulla, come inghiottito dai boschi della zona di Taponecco, vicino a Tavernelle, dove si era addentrato domenica pomeriggio alla ricerca di funghi. Da due giorni non si hanno notizie del 65enne di Fivizzano Walter Toracca, che verso le 20 di domenica ha chiamato la stazione del Soccorso alpino Carrara Lunigiana dicendo di essersi ferito in seguito ad una caduta e riferendo anche il percorso seguito per entrare nella boscaglia montana. Dopo la telefonata però si sono interrotte le comunicazioni. I tentativi di individuare la posizione del fungaiolo attraverso il cellulare sono stati resi vani dall’assenza di campo o dall’esaurimento della batteria. Il 65enne potrebbe essere scivolato lungo un pendio e precipitato, riportando contusioni e ferite. Il destino è in agguato e basta una disattenzione lungo un ripido tracciato per cambiare il corso di una giornata che doveva essere dedicata alla passione dei funghi.
Un’odissea disperata che sta tenendo con il fiato sospeso i famigliari e gli amici che temono per la vita del 65enne. Si sono mobilitati subito anche gli uomini della stazione di Carrara e Lunigiana del Soccorso Alpino, Vigili del fuoco, Carabinieri, Protezione civile e volontari locali che hanno battuto la zona partendo dal punto in cui il disperso ha lasciato l’automobile al km 87 della Ss 665 del Lagastrello. Le squadre dei soccorritori hanno perlustrato diverse zone e le ricerche si sono protratte senza esito sino alle 2 di notte. Tra i volontari che hanno partecipato anche Stefano Meloni, titolare del ristorante Il capriolo di Tavernelle. Le ricerche sono poi riprese ieri mattina e per tutta la giornata, ma inutilmente.
Soccorsi resi difficoltosi anche dalla vastità della zona delle ricerche in un’area di fitta boscaglia, con sentieri stretti e ripidi che solo i residenti della zona conoscono bene. Comunque i Vigili del fuoco ieri sera erano ancora in azione. Intanto nella giornata di ieri le condizioni meteo non hanno permesso l’intervento dell’elicottero che tenterà di alzarsi in volo oggi per trovare qualche traccia del passaggio del fungaiolo scomparso perlustrando l’area con la termocamera. Probabilmente entreranno in azione anche le unità cinofile.
Ci sono stati casi in cui dispersi anche dopo tre notti nel bosco sono usciti vivi e senza traumi dopo un disperato girovagare nel labirinto verde alla ricerca di una via di uscita. La speranza è quella di un epilogo a lieto fine, una vicenda in cui il disperso riesce a cavarsela con un po’ di trepidazione e può fare ritorno a casa. Quando inizia la stagione dei funghi, in Lunigiana c’è sempre qualcuno che non riesce più a trovare la via di casa, che si ferisce o che addirittura perde tragicamente la vita. Il bosco spesso diventa un trappola ed è necessario evitare di addentrarsi in zone scoscese e dove la vegetazione è molto fitta.
Natalino Benacci