Rifiuti sulle spiagge, conta dei danni: "Inquinamento per milioni di euro"

Uno studio del Centro di ricerca in Sostenibilità e Clima della Sant’Anna di Pisa

Rifiuti sulle spiagge, conta dei danni: "Inquinamento per milioni di euro"

Uno studio del Centro di ricerca in Sostenibilità e Clima della Sant’Anna di Pisa

Sono 108 milioni di euro la stima dei danni causati dai rifiuti sulle spiagge della nostra costa, da Piombino fino a La Spezia. È il risultato emerso da uno studio del Centro di ricerca interdisciplinare in Sostenibilità e Clima della Scuola Sant’Anna di Pisa, che è riuscito a quantificare il valore del danno provocato dai rifiuti marini nell’area costiera della Toscana e della Liguria. L’analisi, in collaborazione con l’associazione Blue Resolution e con la spin-off dell’ateneo pisano Ergo, ha intervistato 405 cittadini nelle province di Pisa, Livorno, Lucca e La Spezia sull’eventuale risarcimento danni per alloggiare su spiagge deturpate dai rifiuti. "Si tratta di una cifra enorme – commenta Natalia Marzia Gusmerotti (nella foto), associata della Sant’Anna –, che fa capire quanto la percezione della spazzatura sulle spiagge sia elevata. D’altro canto, però, parlare di rifiuti marini in termini economici consente di concentrarsi anche sull’aspetto strategico delle scelte che possono essere compiute a diversi livelli e in vari ambiti, pubblico, privato, economico e sociale. Si tratta di strategie e di processi decisionali che attori pubblici e privati dovrebbero saper disegnare insieme, a vantaggio del benessere dei cittadini, delle comunità locali e degli ecosistemi".

I dati, spiega, possono "promuovere sia innovazioni tecnologiche sia cambiamenti da parte di cittadini, enti pubblici e imprese di pesca o turismo, la cui sopravvivenza dipende dalla bellezza e dalla qualità dell’ecosistema e della tutela delle spiagge. I decisori pubblici possono usare simili risultati per innovare i processi decisionali, comparare scenari di gestione del territorio, promuovere cambiamenti sociali e creare nuove alleanze. Le imprese possono inoltre investire in innovazione sostenibile e agire in maniera collaborativa, cercando nella sostenibilità un carattere distintivo grazie alla protezione di risorse chiave".

I risultati dello studio rappresentano una possibilità di danno che non si può ignorare: in passato su studi come questo sono state intentate cause civili o class action. Ora l’associazione Blue Resolution inizierà un engagement sul territorio, andando a discutere con enti, imprese e cittadini. Sarebbe strategico alla luce dei risultati, fare investimenti a tutela dell’ecosistema e dunque di business, infrastrutture e sistema sociale. La massiccia presenza di rifiuti negli anni rischierà di ridurre la presenza turistica sui territori.