
La rimozione della nave Guang Rong incagliata a Marina di Massa è incerta. La Capitaneria di Porto lavora per garantire la sicurezza.
"Del doman non v’è certezza" e in questo caso ci riferiamo alla rimozione della nave Guang Rong che a fine gennaio si è incagliata al pontile di Marina di Massa, distruggendo la panoramica rotonda sul mare. L’iter per la rimozione sembra essere ancora lontano e nella riunione in vista dell’avvio della stagione balneare, che si è svolta ieri mattina alla Capitaneria di Porto convocata dal comandante Tommaso Pisino, non sono state date false speranze agli operatori balneari. "Ringrazio la Capitaneria per averci spiegato nel dettaglio tutto l’iter che riguarda la nave Guang Rong – spiega Itala Tenerani, presidente del Consorzio Balneari Massa –. La situazione, come già immaginavamo, è complessa e articolata per via della burocrazia. Il comandante ci ha raccontato tutte le operazioni che si sono svolte dal momento del naufragio fino ad oggi. Ci sarà quindi una riunione tecnica tra gli organi competenti per affrontare le problematiche della nave e che coinvolgerà non solo la Capitaneria ma anche il Comune di Massa, l’Arpat e l’Asl per valutare quali saranno le eventuali interferenze che si presenteranno per rimuovere la nave. Quindi al momento non ci sono certezze sulla questione e dovremmo ancora attendere qualche settimana per capire cosa succederà. Non ci sono date certe sulla rimozione. Siamo comunque fiduciosi nel lavoro delle istituzioni perchè l’obiettivo è comune: tutelare il territorio e la salute di tutti".
La riunione in questione è nel calendario dell’amministrazione per il 4 aprile. Al momento poi non è possibile stabilire se la nave sarà considerata relitto o no perchè l’iter burocratico deve ancora svilupparsi. Si aspetta l’eventuale incidente probatorio in Procura, la conseguente nomina del Ctu, cioè il Consulente tecnico d’ufficio del tribunale, il quale dovrà fare una perizia imparziale per tutte le questioni tecniche. Solo a quel punto l’armatore potrà eventualmente far periziare la nave da un suo tecnico di fiducia e valutare la questione. Partirà poi la catena logistica, ovvero si saprà quale procedura effettuare. La valutazione riguarderà quindi la scelta tra riparare o demolire la nave. Nel primo caso si dovrà trovare un cantiere disposto alla riparazione, mentre nel secondo caso si dovrà capire come e dove procedere con la demolizione. Impossibile, quindi, oggi pensare a una accelerazione di questo iter.
Al momento la Guang Rong non si tocca anche perchè è stata messa in piena sicurezza. E’ stata infatti ancorata ed è stata volutamente adagiata sul fondale. Il carico che trasporta non deve essere rimosso per non far perdere stabilità alla nave. Quando sarà definita la catena logistica allora saranno possibili anche gli interventi di rimozione del materiale lapideo presente. Tutto ciò che invece poteva essere inquinante è stato rimosso. E’ dunque molto probabile che la stagione balneare inizi (e forse finisca) con lo spettro della Guang Rong e necessariamente gli organi competenti dovranno mettere mano alla messa in sicurezza dell’area. E’ probabile un’interdizione alla balneazione nella zona del pontile, magari di cinquanta metri a destra e altrettanti a sinistra rispetto alla nave, delimitata da una catena di boe in stile corridoio di lancio con magari anche segnali luminosi. Tutti accorgimenti che di solito vengono applicati in casi simili. Sulla questione della balneabilità delle acque la palla passerà all’Arpat. E’ quindi probabile che per altre tipologie di esami intervenga l’unità operativa competente dell’Asl.