EMMA TRAVERSI
Cronaca

Rinascita nella natura. Il progetto di ‘Agriflora’ per ricreare la vita partendo dalle piante

Finale al concorso dedicato agli Spazi creativi di Orticolario a Cernobbio per la creazione del giovane botanico paesaggista Davide Boschetti. L’azienda di Licciana al lavoro per realizzarla: un’installazione di 140 mq.

Rinascita nella natura. Il progetto di ‘Agriflora’ per ricreare la vita partendo dalle piante

La squadra di giardinieri dell’azienda “Agriflora“ di Licciana Nardi

Immaginiamo un ambiente senza un tempo preciso; il cratere lasciato da una bomba nucleare o da un meteorite e nessuna forma di vita rimasta. Da quella terra nuova, quali potrebbero essere le prime piante a nascere? Questo interrogativo ha animato il progetto verde di Davide Boschetti, paesaggista lunigianese ed esperto botanico del consorzio ‘Agriflora’ di Licciana Nardi, arrivato tra gli otto finalisti del concorso ‘Spazi Creativi’ di ‘Orticolario’, kermesse internazionale di giardinaggio misto a design e arti a Cernobbio sul lago di Como, nella suggestiva Villa Erba, dal 3 al 6 ottobre. L’edizione di quest’anno è intitolata ‘Terrae’, ed ha come filo conduttore appunto il concetto di Terra, stesso nucleo tematico del contest ‘Spazi Creativi’, interno all’evento. Per Boschetti, nato e cresciuto a Tavernelle in Lunigiana, "Terra è origine, è purezza, è depurazione – spiega –. Da un luogo senza vita credo che a nascere anzitutto possano essere piante che puliscono e custodiscono il suolo, l’acqua e l’aria, quelle appunto fitodepuratrici. Piante che arricchiscono, che colonizzano e si radicano, lasciando spazio, una volta morte, alla crescita di altre: ‘vita’ che ancora manca in un buco vuoto".

La creazione ideata da Boschetti per ‘Orticolario’, e chiamata “Dall’alto al basso e poi di nuovo verso l’alto”, prevede un’istallazione di 140 metri quadrati fatta di elementi minerali, come polveri e sassi, per realizzare l’ambientazione, ed organici assieme: "legno, muschio e piante come plantago, parietarie, ginestre, amaranti. Tutte specie resistenti e depuratrici, ma anche quelle che comunemente chiamiamo infestanti". "Ciò che riteniamo essere ‘infestante’ – la sua riflessione – è in realtà una categoria nata con i giardini all’italiana tardo rinascimentali, nei quali si prediligeva l’ordine e perciò fiori, alberi, arbusti disciplinabili, rendendo tutto ciò che invece nasceva spontaneo una presenza da esacerbare, da togliere. Le piante ‘infestanti’ semplicemente si prendono lo spazio, abitano i luoghi, vivono in contesti inospitali, mostrando la loro forza e adattabilità".

Il progetto ha dovuto superare due selezioni, una prima a novembre con un’idea scritta e visiva, e una seconda nella quale era necessario specificare tecniche e piante utilizzate, prototipo in 3d e comunicazione pubblicitaria. Tra circa cinquanta iscritti, Boschetti e l’azienda lunigianese di cui è parte, hanno conquistato un posto in finale, e perciò partiranno in autunno alla volta di Como. "È una soddisfazione per noi aver superato le selezioni e poter esporre ad ‘Orticolario’ – dice Daniele Amorfini, proprietario di ‘Agriflora’ –. Partendo dall’idea di Davide, che abbiamo discusso e ci ha entusiasmati, si è creato un gruppo di lavoro con altri tre dipendenti giardinieri, ognuno con competenze diverse, perché la costruzione è complessa e richiede varie tecniche: dalla piantumazione all’irrigazione". E aggiunge: "sono doppiamente orgoglioso perché vedo il lavoro sinergico di tutti i ragazzi e un modo per fare squadra che esula dalla routine lavorativa. Un’attività diversa che ci aiuterà a crescere come realtà lunigianese, fatta di persone che, anche dopo gli studi, hanno deciso di rimanere qui e investire le loro competenze nella mia azienda".

Aperta nel 2010 a Monti di Licciana Nardi, ‘Agriflora’ oggi è anche ‘Agriarden’, si occupa di ideazione e manutenzione di giardini e spazi verdi, e conta 25 dipendenti. Il gruppo che ad ottobre partirà per ‘Orticolario’ sta già lavorando al progetto in gara e l’obiettivo è vincere il concorso. Le parti principali dell’opera verranno assemblate già in Lunigiana per essere trasportate fino a Villa Erba, dove i partecipanti avranno tre giorni per ultimarla. Una sfida complessa – per le dimensioni del progetto, ma anche per la rifinitura dei dettagli – che Boschetti e tutti i giardinieri di ‘Agriflora’ coinvolti sono pronti ad affrontare con grande impegno e con l’orgoglio di rappresentare, in un contesto di respiro internazionale, un’azienda unita e anche il territorio lunigianese, luogo ricco di spazi naturali e ancora spontaneo come le piante scelte per l’installazione in concorso. "Mi piacerebbe replicare il progetto in Lunigiana – conclude Boschetti – magari in qualche giardino. L’ho pensato come un incrocio tra una scultura e un pezzo vivente, il cratere potrebbe diventare un laghetto, ad esempio".