La Confconsumatori di Massa-Carrara ha ottenuto a settembre ottimi risultati per i suoi associati che avevano ricevuto bollette del gas molto elevate. La prima vicenda riguarda il caso degli aumenti del costo effettuati da Enel Energia nel 2023 che ha visto in difficoltà tante famiglie e per il quale la Confconsumatori Nazionale insieme ad altre associazioni sta intraprendendo una class action. In diversi casi, dopo il reclamo che ha avuto esito negativo, l’avvocato di Confconsumatori Francesca Galloni ha presentato la conciliazione Arera e, alla luce dei documenti prodotti da Enel, ha contestato in alcuni casi il mancato rispetto dei 90 giorni, in altri, l’errore nel numero civico della presunta lettera che Enel asseriva di aver inviato per comunicare gli aumenti, ottenendo i ricalcoli dell’intero consumo del gas alla precedente tariffa di 0,60 anzichè 2,43.
"Si tratta di una vicenda che riguarda tantissimi italiani che si sono visiti aumentare il prezzo della tariffa della materia prima del gas nel corso del 2023 da parte di Enel Energia che ha portato a moltissimi il prezzo a cifre esorbitanti e fuori da ogni logica, ad esempio 2,43 o, 1,80 senza che i clienti avessero ricevuto alcuna comunicazione scritta al riguardo che avrebbe loro consentito di recedere dal contratto o cambiare gestore".
L’altra casistica riguarda una avvenuta sostituzione di un contatore del gas mal funzionante con una maxi bolletta di oltre 2.500 euro. Sempre in sede di conciliazione Arera l’Enel, a seguito delle fondate contestazioni, ha rettificato i consumi riducendo l’importo dovuto a circa 500 euro. "E’ importante – commenta l’avvocato Francesca Galloni – in caso di maxi bollette sia dell’energia elettrica che del gas dovute a consumi stimati, ricalcoli o conguagli, fare sempre e comunque i reclami e arrivare fino infondo perchè solo così tante volte si ottengo ottimi risultati. In alcuni casi, ad esempio, si può anche contestare la prescrizione dei consumi che è stata ridotta a 2 anni".