di Daniele Rosi
Un museo del Marmo multimediale, al passo coi tempi e polivalente. Sono questi i tre cardini su cui ruota l’idea del nuovo museo del Marmo, chiuso a seguito di un’intesa tra Comune e Camera di Commercio per importanti lavori di adeguamento e messa in sicurezza richiesti per la riapertura a pieno regime. Un nuovo aggiornamento sulla situazione del museo è stato illustrato ieri nella commissione cultura presieduta da Gianmaria Nardi. Intervenuti per un punto della situazione, oltre al direttore del museo Stefano Genovesi, anche i progettisti Paolo Camaiora e Roberto Del Sarto che stanno seguendo la parte tecnica. Al momento l’attenzione progettuale è dedicata soprattutto all’ingresso, ripensata per una maggior luminosità, più la parte illuminotecnica con soluzioni moderne e versatili per più utilizzi espositivi, più il completo ripensamento delle parti calpestabili, degli infissi e delle vetrate, oltre ai vari adeguamenti richiesti per climatizzazione e antincendio. Una ridistribuzione architettonica rivolta anche alla disabilità, in cui è stato ripensato lo spazio bar che diventerà accessibile già dall’ingresso ed evitando quindi ai visitatori di dover fare il giro completo della struttura per potervi accedere.
"Per la parte esterna del museo, con i macchinari visitabili e tutte le aree fuori, saremo pronti entro maggio o giugno con la riapertura - hanno detto i tecnici - mentre per la parte interna servirà più tempo. I lavori dovrebbero iniziare verso la metà di novembre". Il direttore Stefano Genovesi ha quindi spiegato da un punto di vista di contenuti quella che sarà l’idea di fondo del nuovo museo del Marmo. "La sala iniziale sarà diversa dalle altre - ha sottolineato - perché darà una prima idea al visitatore da un punto di vista di impatto emotivo del rapporto tra uomo e cava. Dalla sala 2 in poi tutto sarà pensato in chiave di linea temporale, dall’antichità ad oggi. Ci piace l’idea di un museo con multimedialità distribuita in ogni punto, con pannelli, foto, monitor e supporti digitali. Sarà più articolato rispetto al museo del Marmo come oggi lo conosciamo".
Tra le idee illustrate in commissione anche la necessità di una maggior valorizzazione visiva della struttura già dall’esterno, per turisti e residenti. Tra le ipotesi: una migliore cartellonistica, il leggero spostamento della fermata dell’autobus che al momento passando dalla strada ostruisce la visuale del museo da fuori, infine la sostituzione del confine in muratura con una rete che faccia notare la struttura già dalla strada. Tra le idee avanzate dai tecnici, anche la possibilità di usare parte degli spazi del museo per ricavarne la sede locale dell’ordine degli architetti e aprire anche a meeting e conferenze, per tenere viva il più possibile l’area.