REDAZIONE MASSA CARRARA

Rischio frane in montagna. Il Pd in pressing sul sindaco: "Urge un tavolo operativo"

"Situazione drammatica, occorre un piano di interventi. Ma prima sopralluoghi e confronti". La richiesta dei consiglieri Santi e Tarantino e del segretario del Circolo montano Ricci.

"Situazione drammatica, occorre un piano di interventi. Ma prima sopralluoghi e confronti". La richiesta dei consiglieri Santi e Tarantino e del segretario del Circolo montano Ricci.

"Situazione drammatica, occorre un piano di interventi. Ma prima sopralluoghi e confronti". La richiesta dei consiglieri Santi e Tarantino e del segretario del Circolo montano Ricci.

Rischio frane: i consiglieri comunali del Partito Democratico, Giovanna Santi e Daniele Tarantino, insieme al Circolo della Montagna del Pd guidato dal segretario Giovanni Ricci, hanno inviato una richiesta ufficiale al sindaco Persiani per affrontare una problematica di grande urgenza: il rischio di frane in diverse aree del territorio comunale. Secondo le segnalazioni dei residenti, alcune zone di Massa – pensiamo a Forno (nella foto), Resceto, Gronda, Canevara e alla strada via Bassa Tambura sempre alle prese con interruzioni – risultano particolarmente vulnerabili, soprattutto durante i periodi di intense precipitazioni. La situazione rappresenta da anni una minaccia significativa non solo per la sicurezza dei cittadini, ma anche per la tenuta delle infrastrutture locali. Con questa iniziativa, il gruppo consiliare Pd e il Circolo della Montagna sollecitano l’amministrazione a organizzare un incontro operativo che coinvolga non solo i tecnici comunali, ma anche i cittadini direttamente interessati.

"L’obiettivo – dichiarano Santi, Tarantino e Ricci – è quello di esaminare insieme le aree segnalate, valutare il livello di rischio e discutere possibili interventi preventivi per garantire la sicurezza del territorio". Proposta anche una serie di incontri operativi, finalizzati al coinvolgimento attivo della popolazione. "Da questo confronto – proseguono i promotori – emergerà un quadro realistico delle criticità del nostro territorio montano, che consentirà all’amministrazione comunale di predisporre un piano di interventi. Questo potrà essere finanziato con risorse proprie o attraverso la presentazione di progetti per l’accesso a fondi regionali, nazionali o comunitari".

La richiesta di sopralluoghi e di un confronto diretto rappresenta, secondo i consiglieri e il Circolo della Montagna, un passo indispensabile per instaurare un dialogo costruttivo tra amministrazione e comunità. "Solo attraverso una collaborazione attiva e trasparente – concludono – possiamo trovare soluzioni efficaci e condivise per un problema che non può più essere rimandato".