Rischio tagli in Rianimazione. Sos della Uil: "Non è accettabile. Subito un confronto con l’Asl"

"C’è l’intenzione di ridurre i posti letto lasciando un unico anestesista di guardia"

Rischio tagli in Rianimazione. Sos della Uil: "Non è accettabile. Subito un confronto con l’Asl"

"C’è l’intenzione di ridurre i posti letto lasciando un unico anestesista di guardia"

"La situazione è gravissima nell’unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione delle Apuane e della Lunigiana. I numeri non tornano e sembra che l’intenzione dell’Asl Toscana Nord Ovest sia tagliare ancora l’organico in particolare per i servizi notturni, portando la presenza di anestesisti da 3 a 2. Non è accettabile: vogliamo subito un incontro chiarificatore con la dirigenza Asl". Il segretario della Uil Fpl di Massa Carrara, Claudio Salvadori, fa sua la preoccupazione dei lavoratori su quella che sembra essere una prossima riorganizzazione degli anestesisti nei presidi ospedalieri della costa e della Lunigiana.

"Per ora non ci sono delibere che confermino la scelta – prosegue il segretario della Uil Fpl – ma quelle che ci arrivano sono voci molto concrete e affidabili, anche a seguito di incontri con i responsabili dell’Asl. Non è d’altronde un mistero che gli anestesisti assegnati a queste zone siano in una situazione di carenza organica costante. Il monte ferie complessivo è eccessivo e molte sono le ore eccedenti accumulate che dovranno essere recuperate. Il carico di lavoro che i medici di questa unità operativa devono sopportare è enorme: l’attuale carenza medici pari a 9 unità equivale a circa 1300 ore. È evidente che il carico lavorativo, rimasto invariato nonostante una consistente riduzione di professionisti dell’organico a causa di pensionamenti e gravidanze, rende impossibile soddisfare le esigenze personali e familiari e tutto questo rappresenta un elemento di rischio clinico".

Le soluzioni proposte dall’azienda, però, preoccupano i sindacati: "C’è stata prospettata la riduzione dei posti letto in terapia intensiva lasciando un unico anestesista di guardia in terapia intensiva con un carico di lavoro elevato – incalza Salvadori – che dovrebbe gestire i letti di terapia intensiva, le urgenze intraospedaliere, quelle di pronto soccorso, tra le altre responsabilità. Durante la notte e i festivi questo può comportare l’aumento delle chiamate in reperibilità, necessarie per far fronte a situazioni che, allo stato attuale, vengono invece gestite grazie alla presenza della doppia guardia. Senza dimenticare che d’estate i volumi di lavoro in questa zona aumentano". Una situazione complessa in cui è difficile trovare una via di uscita: "Ma i sindacati, a nome dei lavoratori, sono disposti a trovare soluzioni a patto che siano condivise e coordinate non imposte in maniera unilaterale – conclude Salvadori –. Certo, non è quella di ridurre i posti letto, semmai di assumere e avviare progetti di riorganizzazione interni in grado di sopperire alle lacune. Noi ci dissociamo e ci opponiamo a qualsiasi taglio sui servizi di guardia e di urgenza e siamo pronti a denunciare la situazione alle autorità, informando il prefetto e i sindaci della provincia".