Risorse per il futuro dei ‘villaggi’. Pronto il nuovo bando del Gal per riqualificazione e sviluppo

I Comuni lunigianesi possono ottenere contributi per progetti destinati al recupero dei centri rurali

Risorse per il futuro dei ‘villaggi’. Pronto il nuovo bando del Gal per riqualificazione e sviluppo

Risorse per il futuro dei ‘villaggi’. Pronto il nuovo bando del Gal per riqualificazione e sviluppo

Rigenerare le comunità locali attraverso progetti che nascono dai territori col supporto del Gal (Gruppo di azione locale), il braccio operativo della dimensione comunitaria europea. Lo scopo generale dell’azione specifica è la produzione di beni e servizi, difficilmente disponibili, per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti: dal lavoro all’istruzione e alla formazione professionale, dall’assistenza socio-sanitaria, alle attività culturali e ricreative, dal turismo alla cura dell’ambiente. Il Gal Lunigiana. che ha già presentato la nuova Strategia di sviluppo locale per il 2023-2027 al Teatro Quartieri di Bagnone, annuncia la pubblicazione del bando “Sviluppo e Rinnovamento dei Villaggi in Lunigiana” prevista il 24 luglio. Le richieste potranno poi essere presentate fino alle 13 del 23 agosto.

Uno strumento di sostegno rivolto ai comuni della Lunigiana che permetterà di finanziare progetti di riqualificazione degli assetti e delle sistemazioni agrarie tradizionali ai margini dei nuclei insediati; la tutela degli elementi dell’infrastruttura rurale storica (sistemazioni idraulico-agrarie, viabilità poderale e interpoderale e relativo corredo vegetazionale); la riqualificazione di piccoli centri rurali caratterizzati da degrado attraverso creazione e miglioramento di infrastrutture e il recupero del patrimonio edilizio esistente per servizi e attrezzature collettive; creazione, recupero e riqualificazione di spazi pubblici e di aggregazione.

Le tipologie di spesa ammissibili includono: la costruzione o miglioramento di beni immobili; l’acquisto o leasing di nuovi macchinari e attrezzature fino a copertura del valore di mercato del bene; spese generali collegate agli investimenti come onorari di professionisti e consulenti, compensi per consulenze in materia di sostenibilità ambientale ed economica, inclusi gli studi di fattibilità. Tali spese sono ammesse nel limite del 10%. Tra le spese anche investimenti immateriali come l’acquisizione o sviluppo di programmi informatici e di brevetti, licenze, diritti d’autore, marchi commerciali.

"Ogni progetto potrà beneficiare di un contributo a fondo perduto pari al 100% della spesa ammessa – precisa il presidente del Gal Roberto Galassi –. L’importo massimo del contributo pubblico concedibile per ciascuna domanda non può superare 85.000 euro. Non sono ammesse domande di aiuto con un contributo minimo inferiore a 15.000 euro. Le risorse disponibili potranno essere incrementate dalle economie che si genereranno durante la realizzazione degli interventi in corso di esecuzione". L’invito a tutti i comuni è di partecipare al bando con progetti rapidi e capaci di sostenere lo sviluppo del territorio, consentendoci di utilizzare tutta la dotazione assegnata e raggiungere il pieno impiego delle risorse".

N.B.