Massa, 22 giugno 2017 - Si sono presi a bottigliate in pieno centro, sotto gli occhi increduli e spaventati di mamme e bambini. Martedì, nel tardo pomeriggio, Aulla è stata teatro di una rissa tra marocchini, avvenuta ai giardini. Una rissa che ha coinvolto una decina di persone, probabilmente appartenenti a due bande rivali, che si sono affrontate usando coltelli e bottiglie. Tutto è cominciato intorno alle 19, quando un paio di stranieri hanno iniziato a insultarsi tra loro. Dalle parole ai fatti il passo è stato breve, visto che hanno cominciato prima a spintonarsi e poi a picchiarsi usando anche coltelli e bottiglie di vetro. Tutto questo davanti agli occhi dei bambini e della mamme che in quel momento erano nel parco giochi.
C’è stato un fuggi fuggi generale, con tante persone che hanno cominciato ad allontanarsi, spaventate. Sul posto sono arrivate tre pattuglie dei carabinieri che hanno faticato non poco a dividere gli immigrati. E’ arrivata anche la Pubblica assistenza che ha trasportato i feriti, tre, al più vicino pronto soccorso. Difficile conoscere i motivi della rissa, forse un regolamento di conti. C’è anche chi sostiene fosse una rissa «annunciata», dato quello che sta succedendo nella caserma di Aulla, «decapitata» dall’indagine della Procura di Massa. Il fatto è che Aulla adesso ha paura. Eme emerge dai commenti scritti sui social da tanti cittadini, che temono per la loro incolumità. Non sono mancate neppure le dichiarazioni dei politici.
"In campagna elettorale – scrive Michael Santini, segretario giovani Lega Nord – ogni lista aveva cavalcato il problema sicurezza, ma questa situazione è figlia di una città allo sbando, nella quale prevalgono l’abusivismo, lo spaccio di droga e le attività illecite. Una città dove ci sono clandestini senza documenti, ma nella quale vengono messi agli arresti i carabinieri. Come Lega Nord chiediamo il rispetto delle promesse fatte in campagna elettorale, chiediamo che il Comune si doti di videosorveglianza a supporto delle forze dell’ordine per far fronte ad episodi simili a quelli accaduti. Ad aggravare il tutto, la rissa è avvenuta in un luogo frequentato da famiglie e bambini. Chiediamo al sindaco Valettini che intervenga e riporti l’ordine nella città più rappresentativa della Lunigiana".
Tornando all’inchiesta sui carabineiri, un fatto sta suscitando ulteriore sconcerto. Domenica scorsa nella chiesa parrocchia di una frazione è stata celebrata la Prima Comunione per i ragazzi della zona. Il padre di uno, un militare indagato, sospeso dal servizio e agli arresti domiciliari, non ha potuto seguire la Santa Messa. E’ dovuto restare in casa, a poche centinaia di metri dalla chiesa.