Massa, 27 novembre 2020 - Prima era stato assolto dal Gup Marta Baldasseroni su richiesta dello stesso Pm, martedì scorso è stato assolto, per lo stesso reato, anche dal Giudice di Pace. Protagonista di questa storia piuttosto curiosa, un massese. Ma facciamo un minimo di storia. Circa due anni fa c’è stata a Massa una lite feroce tra parenti e dalle parole si era passati, purtroppo, ai fatti. Così l’imputato finisce per essere accusato di aver ferito, a calci e pugni, due persone.
I tempi della giustizia, è noto, sono quelli che sono e qualche mese fa, alla notifica della conclusione delle indagini, l’imputato viene chiamato in Procura per essere interrogato. E deve rispondere adeguatamente se alla fine il Pubblico Ministero Alessia Iacopini sceglie di chiedere l’archiviazione. Il Pm in pratica non ritiene possibile sostenere bene l’accusa durante il processo, anche perchè il litigio è avvenuto tra parenti stretti, con rapporti piuttosto complessi. E alla fine il Gup Marta Baldasseroni accoglie quanto chiesto dal Pm e archivia tutto.
Ma, in silenzio, un secondo procedimento era andato avanti e nelle scorse settimane l’imputato viene raggiunto da un decreto di citazione a giudizio. In pratica è accusato di aver ferito un uomo che ha presentato un referto di 10 giorni. E così martedì mattina l’imputato si è presentato davanti al Giudice di Pace, Alfredo Bassioni. Con lui c’è il suo legale, ovvero l’avvocato Alberto Rimmaudo. E l’avvocato dimostra che il suo assistito è già stato giudicato, per lo stesso reato (stessa data e stessa vicenda). La legge non permette di essere giudicato due volte per lo stesso reato e il Giudice assolve l’imputato.
Andrea Luparia