Roberto Oligeri
Cronaca

Nella vita di uno chef stellato. “Così Fosdinovo si aprirà al mondo”

Un viaggio nel borgo in festa per il ritorno della ’Stella’ Michelin: la prima dopo 20 anni in provincia. Devoto: “Valorizzazione dei prodotti del territorio con una logica”. I paesani: “Fattore di crescita del turismo”

070305346514_PASQUALI_STELLA_MICHELIN_ALLA_LOCANDA_DE_BANCHIERI_

Lo chef stellato Giacomo Devoto alla sua Locanda dei Banchieri (foto Pasquali)

Fosdinovo (Massa Carrara), 8 novembre 2024 – Seicento piante d’ulivo leccino, attorniate da filari di cipressi a guardia di quest’angolo di Lunigiana che guarda il mare. A monte l’antica casa di caccia dei Marchesi Malaspina, sulla sinistra la Torre dei Vescovi-Conti di Castelnuovo Magra, di fronte l’abbacinante scenario del Tirreno ed ovunque fiori ed il verde della campagna. E’ il benvenuto che dà la natura all’ospite che giunge alla Locanda de Banchieri in località Porredo a Fosdinovo, la magione di Giacomo Devoto, lo chef lunigianese che pochi giorni fa, nel Teatro Pavarotti- Freni di Modena ha ricevuto la blasonata Stella Michelin, riportandola in provincia di Massa Carrara dopo ben 20 anni.

Un trionfo che si respira nell’aria di festa di questi antichi sentieri. Devoto ci apre le porte della sua proprietà. Lo troviamo in forma smagliante.

“La scelta di questo luogo, è stata determinata dal fatto – racconta Devoto – che il progetto prevedeva spazio agricolo: in questo caso 4 ettari di terreno, su cui sono presenti centinaia di ulivi di cultivar pregiati come il leccino e la raggiola e un grande orto senza serra in cui ottenere solo vegetali di stagione e dove effettuare la quotidiana raccolta di erbe spontanee. Ci troviamo in un areale magnifico, dalle Apuane al mare, pertanto la mia è una cucina che cerca di essere consapevole dei luoghi dove ci troviamo e comprensibile per chi la mangia. Come la esprimiamo sulla tavola? Ad esempio piccoli piatti, autentiche miniature di piatti tipici della nostra zona con proprietà organolettiche inclusive per chi vive sul territorio ed esclusive per chi viene da fuori. Nelle nostre portate, emergono fusioni – spiega lo chef – di terra e di mare come ad esempio la tartare di mucca pontremolese di Nadia Bongi di Fivizzano con l’ostrica di La Spezia ed il ginepro. Non possiamo inoltre dimenticare la figura di un importante personaggio come Dante Alighieri che, nel passato, onorò della sua visita il nostro territorio. La sua presenza aleggia ancora qui, nella terra dai ’Vapor di Val di Magra’. E non a caso, in onore del Sommo Poeta abbiamo allestito un menù, ’a mano libera’. Il mio obiettivo comunque – aggiunge Devoto – è quello d’essere consapevolmente comprensibile. Del piatto, prima si parte dal gusto, poi si arriva alla bellezza e vanno ripresi i prodotti del territorio, ma usati anche quelli legati ad una logica”.

A Fosdinovo l’effetto ’Stella’ è sentito: all’apprezzamento del sindaco Moriconi si aggiungono anche i pareri ottimistici dei cittadini “Mi auguro che questo risultato contribuisca anche ad uno sviluppo della parte interna – afferma Liba Zannoni,memoria storica della zona – del Comune di Fosdinovo, che risulta la meno nota e non al passo coi tempi. Lo chef Devoto è sicuramente un valore aggiunto”.Un noto imprenditore del luogo, Antonio Petacchi titolare del Frantoio “Il Moro”, è raggiante: “La Stella Michelin? Sarà importantissima – sottolinea il frantoiano – un fattore che porterà ad una crescita per tutto il nostro territorio”. “E’ un apporto di eccellenza per la nostra terra”, si unisce al coro il compaesano Pietro Bergamin.