REDAZIONE MASSA CARRARA

Ristori alle famiglie per le stragi naziste: "Fumata nera del governo ingiusta"

Filattiera, era stata chiesta una proroga fino al 31 maggio per fare domanda. Arriva il "no" del Ministero. La sindaca Folloni: "Nascosta la testa sotto la sabbia, speriamo in un’altra apertura. Vicini ai parenti".

Era stata chiesta una proroga, almeno fino al 31 maggio prossimo, da oltre 50 Comuni di tutta la Toscana, per chiedere al Governo l’ampliamento dei termini necessario a tanti familiari di vittime di stragi nazifasciste per accedere ai ristori, mediante il decreto Draghi. A farsi carico della vicenda, il senatore del Pd Dario Parrini presso la Commissione Affari Costituzionali con un emendamento per l’esame del Ddl di conversione del “Milleproroghe“. La richiesta però è stata bocciata, radicalmente respinta. Un’autentica porta chiusa in faccia ai tanti familiari che non sapevano d’essere nel diritto di promuovere una causa risarcitoria per i lutti patiti. "Sono inorridito – ha dichiarato il senatore Dem Dario Parrini – dalla decisione del Governo di non riaprire i termini per le cause per i risarcimenti alle vittime del nazifascismo".

Fra i vari Comuni toscani interessati, anche quello di Filattiera: "Abbiamo appoggiato la richiesta del senatore Parrini in questa che riteniamo essere una necessaria norma e battaglia di civiltà – spiega Annalisa Folloni, sindaca di Filattiera – avanzata per consentire anche a chi non aveva fatto in tempo precedentemente, di poter riavviare il contenzioso con le cause civili. A questo proposito, volevo ringraziare il senatore – afferma ancora la Folloni – in quanto si era molto impegnato nella procedura in oggetto. Sostanzialmente chiedeva di prorogare le scadenze: un modo necessario per tutelare i diritti degli individui. Molte persone, infatti, non erano a conoscenza che spettassero loro queste prerogative. Oltretutto, il senatore aveva anche rappresentato la necessità di rendere il fondo per gli indennizzi maggiormente capiente, quanto a dotazione economica. Il Governo e soprattutto il Mef – conclude la prima cittadina – come gli struzzi, hanno però nascosto la testa sotto la sabbia. Continueremo a stare vicini ai parenti di coloro che hanno dovuto subire queste tragedie, queste terribili ingiustizie e ci attendiamo in futuro una ulteriore apertura. E’ veramente necessario intraprendere una sostanziale lotta per gli accadimenti relativi a tutte le stragi nazifasciste e nel nostro caso, per i nostri morti della strage di Ponticello".

Roberto Oligeri