Dopo il recente successo a Palazzo Guinigi, a Lucca, ’Onirica’ conquista il prestigioso Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio Regionale della Toscana, sito nel cuore della città di Firenze. Da un’idea di Antonio Possenti e Claudio Giannini, ’Onirica – tra sogno e realtà’ è il titolo della mostra di pittura che si è aperta mercoledì e che vede, tra gli oltre 40 artisti partecipanti, la presenza del pittore massese Giuseppe Rivieri, classe 1953, figura ormai ben nota nel mondo dell’arte contemporanea. Nella sua lunga attività pittorica, Rivieri ha realizzato oltre 70 mostre in gallerie e palazzi pubblici, sia in Italia che all’estero; la più recente si è tenuta l’estate scorsa nel Palazzo Ducale di Massa, con gran successo di pubblico.
L’opera con cui partecipa a ’Onirica’ si intitola ’Memoria del passato’ (olio su tela, cm60x80) e, come scrive il critico d’arte, Massimo Bertozzi, nella presentazione del catalogo della mostra personale tenutasi a Palazzo del Pegaso nel 2018, si tratta di "nient’altro che un pane con l’aringa, un mangiare non solo popolare, ma proverbialmente poverissimo, per via di un pesce normalmente a portata di polenta piuttosto che di pane: due oggetti quasi sparuti, dominano magistralmente lo spazio pittorico per via di quella luce ovattata che li esuma dal fondo buio, ma anche per il contributo dello spago che fa levitare l’aringa, così che consente alla sua poca carne di saturare di luce e colore tutta l’aria che la circonda, proprio come farebbe il pesce vero con il suo odore". Giuseppe Rivieri, nella sua arte, sublima quel cibo povero che emerge dall’ombra di antiche cucine buie e fumose per raccontare l’umiltà di storie di una vita contadina. Rivieri è il pittore del ’sogno’ capace di riportare la luce sulle ombre di tempi andati, nei sapori, negli odori e nelle fragranze di mense povere ma ricche della bellezza e generosità della natura. "Onirica" durerà fino al 3 marzo (da lunedì a venerdì 10/12 e 15/19, sabato 10/13).
Angela Maria Fruzzetti