ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Rombo di motori per Lorenzo. Un corteo ha unito due città

Gremita la chiesa di San Francesco per l’addio a Iacazzi, morto a 23 anni in uno scontro stradale

Rombo di motori e applausi per Lorenzo Iacazzi, il centauro di 23 anni che ha perso la vita in un incidente stradale nei giorni scorsi. A celebrare il funerale martedì pomeriggio a San Francesco è stato don Cesare Cappè. A dare l’ultimo saluto a Lorenzo c’erano la mamma Monica, il padre Luciano, il fratello Yuri, gli amati nonni Paola e Silvana e Mario e Pina, i parenti e gli amici, ma anche tante persone che pur non conoscendolo hanno voluto stringersi attorno a questa famiglia distrutta dal dolore. Così i bikers del Moto club Massa e i Marmotardisti di Carrara che con Lorenzo condividevano la passione per la moto, i compagni tifosi della carrarese che con Lorenzo hanno vissuto la gioia della Serie B. "Sei riuscito ad unire Carrara e Massa, pensa te cos’hai fatto" è stato il messaggio del padre.

C’erano talmente tante persone che la chiesa non è riuscita a contenerle tutte. Strapiena la navata, le scalinate e il parcheggio retrostante. Per consentire a tutti di ascoltare la funzione funebre sono stati messi degli altoparlanti fuori dalla chiesa. A portare le condoglianze e la vicinanza dell’amministrazione comunale c’era la vicesindaca Roberta Crudeli, scossa per la perdita di questa giovane vita, spezzata a pochi giorni da quello che per Lorenzo avrebbe dovuto essere un Capodanno spensierato e all’insegna dell’allegria.

Invece il destino per lui ha deciso che avrebbe perso la vita a bordo della sua adorata moto Kawasaky Ninja alla vigilia dell’ultimo dell’anno. Per l’ultimo saluto a Lorenzo, i motociclisti hanno scortato il carro funebre dal Noa fino alla chiesa di San Francesco, passando da un luogo molto caro a Lorenzo, il bagno di famiglia Ulderico a Marina di Massa. A guidare il corteo dei motociclisti il fratello Yuri, anche lui grande appassionato di motori. "La scomparsa di Lorenzo ha suscitato vivo cordoglio nella nostra comunità di Carrara, ma anche in quella di Marina di Massa – ha detto don Cesare –. Siamo qui per partecipare con i suoi cari e il nostro affetto e la nostra sentita vicinanza. Signore sei tu il rifugio e il conforto di questa famiglia perché da questo lutto e da questo dolore siano sollevati alla pace della tua presenza. È difficile in questa circostanza trovare le parole per esprimere il nostro dolore, il nostro cordoglio. Ci si stringe il cuore e si rimane silenziosi. La morte di Lorenzo ci ha tutti colto di sorpresa. Un sentimento comune di tristezza ci unisce attorno alla sua salma. Fulminea, incredibile e crudele la notizia della sua morte. Così è rimbalzata nei nostri cuori e ha suscitato molti pensieri, un rincorrersi di sentimenti".

Al termine le centinaia di moto hanno sfilato fino a Turigliano in un coro di motori per la cremazione della salma.