REDAZIONE MASSA CARRARA

Ruspe al lavoro nell’alveo del fiume Presto la pila centrale del ponte

In corso le opere preparatorie che permetteranno nei prossimi giorni l’avvio delle trivelle

I mezzi meccanici sono al lavoro dentro l’alveo per realizzare le fondazioni della pila centrale del nuovo ponte di Albiano Magra, mentre poco più in là restano le macerie di quello crollato più di un anno fa. Il piano della ricostruzione adesso prevede lavori per il completamento delle piste in quota idraulica di sicurezza, monitorando l’andamento meteo. Le attività sono concentrate nella realizzazione delle fondazioni della pila centrale, che sosterrà l’impalcato del nuovo ponte. In particolare sono in corso i lavori preparatori per permettere l’avvio, dalla prossima settimana, del lavoro delle trivelle, attrezzature di tecnologia apposita e in grado di perforare fino alla profondità occorrente per le opere di fondazione delle pile.

Tutti gli occhi sono puntati sulle macerie del ponte, ancora presenti in alveo, perché l’area resta sotto sequestro. La Procura ha riperimetrato la zona sottoposta a sequestro, rendendola più piccola, quindi sarà più facile allestire il cantiere. Anas non è ancora autorizzata a rimuovere le macerie, visto che c’è un’indagine della Procura della Repubblica di Massa ancora in corso. La loro rimozione inizierà a maggio, per terminare a settembre. Rimuoverle costerà 3,6milioni di euro. Chi transita in questi giorni sulla statale può finalmente vedere gli operai al lavoro, dopo mesi e mesi di attesa.

Il ponte, lo ricordiamo, era crollato l’otto aprile 2020, in pieno lockdown. Questo aveva evitato di fatto la tragedia: sul ponte nel momento del crollo transitavano solo due mezzi, uno dei conducenti rimase illeso e riuscì a uscire da solo dalla macchina, l’altro invece aveva riportato diverse ferite, ma per fortuna non è mai stato in pericolo di vita. A seguire il piano della ricostruzione, ci sta pensato il dirigente Anas Fulvio Maria Soccodato, spesso in visita ad Aulla per controllare di persona come procedono le opere. Se il progetto esecutivo è stato terminato a febbraio, l’avvio dei lavori è cominciato come da cronoprogramma. I lavori per la ricostruzione dureranno un anno, a marzo 2022 il nuovo ponte dovrebbe essere aperto al traffico. Per realizzare l’opera serviranno 23 milioni e 800mila euro. Ci sarà ancora da aspettare per le rampe autostradali, che potrebbero togliere gli abitanti di Albiano e zone limitrofe dall’isolamento in cui versano da oltre un anno.

Il ritardo c’è e si vede: i lavori sarebbero dovuti cominciare a marzo e terminare a maggio, ma per ora siamo solo alla fase di pre cantierizzazione. L’opera di collegamento prevede la realizzazione di un casello, Albiano-Ceparana, ma la tratta sarà gratuita per i residenti. Il collegamento, provvisorio ma importante, costerà 3,5 milioni di euro. A ponte ricostruito, cambierà in parte anche la viabilità, la nuova strada statale infatti correrà sul tracciato ferroviario dismesso, verso la vecchia stazione di Caprigliola, che non verrà demolita, e si ricongiungerà alla strada statale esistente, la 62 della Cisa. La strada in questione partirà dalla rotatoria che sorgerà al termine del futuro e nuovo ponte, più a monte rispetto a quello crollato.

Monica Leoncini