ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Saette sulla comunicazione di palazzo: "Uso dei social improprio". Opposizione contro le consulenze

Caffaz attaca sulla nuova pubblbicazione on line dell’amministrazione. Mirabella contro il portavoce

I banchi dell’opposizione in consiglio comunale con Simone Caffaz e Filippo Mirabella che hanno inviato due interventi contro il portavoce el la gestione della comunicazione a palazzo civico

I banchi dell’opposizione in consiglio comunale con Simone Caffaz e Filippo Mirabella che hanno inviato due interventi contro il portavoce el la gestione della comunicazione a palazzo civico

L’opposizione attacca la comunicazione di palazzo civico. In particolare a puntare il dito sull’uso improprio dei social e su consulenze pagate care sono i consiglieri comunali Simone Caffaz e Filippo Mirabella. "All’inizio del 2024 avevo rivolto all’amministrazione comunale un’interrogazione in cui chiedevo se ci fosse l’intenzione di riaprire il periodico Agorà – scrive Caffaz –, un ottimo strumento di comunicazione istituzionale. La sindaca rispose che era allo studio qualcosa di non cartaceo perché avrebbe preferito una pubblicazione online. È stato presentato nei giorni scorsi il nuovo strumento informativo pensato dall’amministrazione comunale. Peccato che a confronto con Agorà manchino le cose più importanti: il resoconto dei dibattiti che avvengono in consiglio comunale con le posizioni delle varie forze politiche, e la parte di costume dedicata alla città e ai cittadini, quella più interessante ma anche difficile da realizzare sul piano giornalistico. A destare perplessità ancora maggiori è il contenuto del nuovo organo di informazione. Si tratta di un foglio online che pubblicizza le poche iniziative organizzate dall’amministrazione e invita le associazioni a comunicare le loro. Ancora peggio vengono poi gestiti i profili social della sindaca, anche in questo caso probabilmente curati dallo stesso costoso consulente – prosegue Caffaz –. Qui, oltre a non esserci la sensibilità democratica di ospitare le opinioni altrui, non c’è neppure il minimo contegno istituzionale, doveroso per chi occupa una carica come quella di sindaco". "Consiglio al sindaco di aprirsi una pagina Facebook a nome di Serena Arrighi – aggiunge Mirabella –, dove potrà scriverci tutto ciò che vuole, ma sarebbe meglio che non utilizzasse più la pagina istituzionale su Facebook per esprimere le sue idee politiche e per gli affari personali. Oltre a ciò è altamente cruciale la figura del portavoce che è diventato il megafono dei messaggi personali della Arrighi, e gestisce i social più sulla critica spicciola e improvvisata. Chiedo al segretario generale Alessandro Paolini di adottare rigorose prescrizioni per evitare che la comunicazione istituzionale venga strumentalizzata".