La Sagra del bollento è iniziata ieri a Massa, in concomitanza con le celebrazioni per la festa di Santa Lucia, da cui prende il nome l’antico rione massese. L'evento si svolge tra il salone parrocchiale della chiesa e il circolo Mazzini di via Bassa Tambura, dove dal 2016 è ripresa la Festa del bollento.
"Per l’ottavo anno consecutivo – ricorda Elisa Giusti, presidente del circolo – i nostri soci possono degustare alcune tra le ricette tradizionali massesi a base di castagne, come le frittelle di castagnaccio e le pattone". Oltre a mangiare e festeggiare, l'evento è anche un'occasione per fare beneficenza. "Il ricavato della festa sarà destinato come ogni anno ad una buona causa", sottolinea la presidente.
Nonostante la gioia della festa, c'è un velo di amarezza per la chiesa di Santa Lucia, rimasta inagibile dal terremoto del 2012. "L’unica rimasta qui a Massa, che a distanza di tanti anni non consente ai fedeli di ritrovarsi per pregare", spiegano alcuni frequentatori del circolo.
Un triplice appello parte dal circolo Mazzini, rivolto al vescovo della diocesi apuana monsignor Mario Vaccari, a don Luca Franceschini e al parroco don Lorenzo Corradini. "Dodici anni sono veramente troppi – commenta un gruppo di residenti – nel frattempo abbiamo assistito alla costruzione di nuove chiese e alla ristrutturazione di altre. Quando toccherà anche alla nostra?"
La giornata clou della Festa del bollento al circolo Mazzini è quella di venerdì dalle 16.30, stesso orario degli altri quattro giorni a partire da oggi.