Con l’inizio del nuovo anno, Massa si tuffa nel periodo dei saldi, un appuntamento tanto atteso che mescola speranze, strategie e una buona dose di competizione. Le vetrine si accendono di offerte irresistibili e i commercianti si preparano a fare i conti con una stagione che promette di essere cruciale per il bilancio invernale. Ma questi saldi, partiti il 4 gennaio subito dopo le festività natalizie, portano con sé non solo affari, ma anche domande: la loro tempistica è davvero la migliore? E come si confrontano i negozi locali con l’inarrestabile crescita delle piattaforme online? Sabrina Ricci, titolare de "L’Albero Azzurro", si mostra fiduciosa nonostante un inizio altalenante. "Il primo giorno è andato molto bene, abbiamo avuto una buona affluenza. Poi, complice il maltempo, tutto si è rallentato un po’. Però siamo fiduciosi che la situazione possa migliorare nei prossimi giorni". Ricci non nasconde il suo supporto per l’idea di posticipare i saldi. "Si parla di saldi di fine stagione, ma considerando che l’inverno inizia ufficialmente il 21 dicembre, sarebbe più logico farli a stagione avanzata. Questo permetterebbe anche una vendita più equilibrata dei capi invernali".
Carmen Canto, responsabile del negozio di abbigliamento per bambini "Mondo Piccino" condivide un bilancio positivo. "I saldi sono partiti bene, anche grazie al bel tempo nei primi giorni. Con la pioggia recente, abbiamo notato un rallentamento, ma la gente cerca sempre occasioni". Canto evidenzia anche la necessità di adattarsi alle continue promozioni presenti sul web: "Dobbiamo confrontarci con l’online, che offre sconti perenni. Per questo cerchiamo di proporre non solo prezzi competitivi, ma anche un valore aggiunto: l’assistenza personalizzata. Aiutiamo i clienti nella scelta dei prodotti migliori, consigliandoli al meglio. Questo è il nostro punto di forza. In questo contesto, sebbene non ottimale, la possibilità di anticipare i saldi può essere vista come un modo per contrastare la concorrenza online".
Christian Lazzarelli, titolare dell’omonimo negozio, esprime soddisfazione per l’avvio. "La partenza è stata buona, siamo contenti. Speriamo che continui così. Abbiamo sconti dal 30 al 50% e potremmo arrivare al 70% man mano che la stagione prosegue". Anche lui, però, si unisce al coro di chi preferirebbe un posticipo dei saldi: "Partono troppo presto. Sarebbe meglio iniziarli verso fine gennaio, ma queste decisioni non dipendono da noi". Punto di vista leggermente diverso per Annalisa Taddei, titolare dell’erboristeria Green Line, che spiega come la loro attività interpreti il periodo dei saldi in modo peculiare, dettato dalla loro specifica offerta merceologica: "I saldi sono iniziati il 4 gennaio e stanno andando bene, i clienti li hanno accolti con interesse. Tuttavia, per noi non è fondamentale la data d’inizio dei saldi, a differenza di quanto lamentano alcune associazioni di categoria. La nostra prospettiva è diversa: avendo un assortimento tipico di un’erboristeria, non puntiamo tanto sugli sconti massicci, ma su piccole agevolazioni per venire incontro ai clienti in questo periodo. Il nostro reparto di articoli scontati è contenuto, proprio perché non rientra nella nostra filosofia principale".
Il dibattito sulla data di avvio dei saldi è un tema caldo anche tra le associazioni di categoria. Bruno Ciuffi, presidente provinciale di Confcommercio e proprietario del Bar La Perla, sottolinea: "La data del 4 gennaio è troppo anticipata rispetto alla stagione. Questo scoraggia gli acquisti pre-natalizi e incide negativamente sul commercio tradizionale". Anche Adriano Rapaioli, responsabile di Confesercenti Massa Carrara, si unisce alla richiesta di posticipare i saldi. "Da anni proponiamo di spostarli di almeno un mese per permettere una vendita regolare dei capi invernali", afferma. Rapaioli evidenzia anche le difficoltà dei piccoli negozi di vicinato, spesso penalizzati dalla concorrenza delle piattaforme online. "Nonostante le sfide, il commercio locale rimane un pilastro del territorio. Continueremo a lottare per un commercio più equo e sostenibile".
Secondo un sondaggio Ipsos, i consumatori si orientano prevalentemente su capi d’abbigliamento durante i saldi, ma la capacità di spesa rimane contenuta. Questo scenario rende ancora più importante il ruolo delle attività locali, che non solo offrono prodotti ma anche un contatto umano e un servizio che il digitale non può sostituire. A Massa, dunque, i saldi sono partiti tra ottimismo e sfide. Tra offerte accattivanti e strategie per competere con il web, i negozianti guardano al futuro con determinazione, sperando che questa stagione porti non solo buoni affari, ma anche un rinnovato legame con la propria comunità.
Michele Scuto