Riscoprire la bellezza quotidiana e straordinaria a volte esplicita, ma anche quella nascosta e ferita, spesso abbandonata. E’ uno degli obiettivi del sindaco Jacopo Ferri che ha inviato ai Ministeri della Cultura e del Turismo due dossier che hanno la missione di salvare due palazzi pontremolesi di proprietà pubblica dal degrado. Si tratta dei Palazzi Malaspina e Uggeri Manganelli, già Marello, di Via Pietro Cocchi. Di proprietà della Provincia di Massa Carrara entrambi sono nell’elenco dei beni messi all’asta dall’ente. Costa “solo“ 350mila euro il Palazzo Malaspina storico edificio di stile neoclassico con sale decorate dagli stucchi dell’artista luganese Pietro Portogalli, già abitazione di Luigi, ultimo marchese Malaspina di Mulazzo che alle fine del Settecento venne ad abitare a Pontremoli. L’immobile, ha una pertinenza vasta circa 1.800 mq. E’ stato messo in vendita all’asta da qualche anno (per ora inutilmente), senza suscitare l’interesse di qualche acquirente. Ha ospitato l’ex caserma dei Carabinieri, trasferitisi negli anni Novanta. E’ in uso al Comune di Pontremoli che in precedenza l’aveva eletta a sede della Biblioteca comunale (poi spostata nel Palazzo dell’ex Tribunale) e di alcune associazioni di volontariato. Stessa sorte per il Palazzo Uggeri Manganelli, ex Convitto Marello (2mila mq) in vendita per un valore a base d’asta di 250mila euro. Il sindaco ha commissionato, d’accordo con la Provincia, all’architetto Elia Santini uno studio di fattibilità per programmare l’acquisizione e il restauro dei due immobili attraverso una ricerca di contributi dello Stato in quanto beni culturali. L’impresa è ardua perché i costi per entrambi gli edifici è di 3.121.000 euro per il Malaspina e di 3.658.00 euro per l’Uggeri Manganelli. "Il costo è ingente, ma occorre provare trovando delle soluzioni per beni, che rispecchiano un passato ancora resiliente e presente nelle tradizioni" spiega il sindaco.
Operazione preliminare al riuso di palazzo Malaspina è senza dubbio il consolidamento del fabbricato finalizzato a migliorare il comportamento sismico. Occorre intervenire sul rifacimento della copertura con la sostituzione delle strutture portanti ammalorate così come le facciate che versano in condizione di degrado avanzato con il deterioramento degli stucchi. La destinazione finale dell’edificio punta alla funzione museale legate al Premio Bancarella e alla tradizione degli antichi mestieri. Per quanto riguarda il Palazzo Uggeri Manganelli, che quando era stato utilizzato come scuola aveva poi fatto registrare l’inidoneità sismica nel 2008, l’operazione prevalente al riuso rimane il consolidamento del fabbricato. In questa struttura si intende creare una serie di spazi coliving che riuniscano i nomadi digitali e persone creative che intendono scambiare idee e condividere esperienze con i locals.
N. B.