Sanac, due offerte sul piatto: "Siderurgia protagonista"

Si tratterebbe di un’azienda italiana che fa già parte dell’indotto dell’ex Ilva. L’altra ad aver manifestato interesse sarebbe una multinazionale canadese.

Sanac, due offerte sul piatto: "Siderurgia protagonista"

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso

La certezza sui nomi si avrà soltanto dopo la comunicazione dei commissari straordinari al Ministero delle imprese e del Made in Italy ma sulle due offerte che sono arrivate al tavolo del notaio per l’acquisto del gruppo Sanac iniziano a trapelare delle indiscrezioni, tutte da confermare comunque. La prima sarebbe di un’azienda italiana, che farebbe già parte dell’indotto dell’ex Ilva con Acciaierie d’Italia e all’interno dello stabilimento si occuperebbe proprio dell’installazione dei refrattari: l’acquisto dell’asset di Sanac, in tal caso, potrebbe essere quindi propedeutico a garantirsi una filiera d’appalto, ben conoscendo il settore e il prodotto. L’altra, invece, sarebbe una proposta di acquisto da parte di una multinazionale canadese. In questo caso ci sarebbe da capire se possa trattarsi della stessa che ha manifestato interesse per l’acquisto dell’ex Ilva, ossia la Stelco, un’altra collegata oppure una società senza alcun legame. E’ chiaro che ogni eventuale ipotesi metterebbe sul piatto prospettive molto diverse fra loro. E comunque bisogna poi arrivare alla due diligence e alla proposta di acquisto vera e propria. La presenza di due manifestazioni di interesse, comunque, può rappresentare un segnale positivo e lo sottolinea il deputato apuano, Alessandro Amorese: "Dimostrano non solo che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha scelto la giusta direzione, quella di un rinnovato sviluppo che valorizza realtà aziendali strategiche per la siderurgia del nostro paese e per le positive ricadute sui territori in cui sono attive, ma anche che la ripartenza degli ordini, negli scorsi mesi, ha rappresentato un elemento focale di comprovata produttività. Dettaglio quest’ultimo che, per lo stabilimento di Massa, fa ben sperare, relativamente all’importante tema delle nuove assunzioni, davvero auspicabili, che garantirebbero un ulteriore arricchimento di un asset primario per il nostro territorio".

Anche il Ministro, Adolfo Urso, evidenzia gli aspetti positivi della vicenda: "Abbiamo rimesso sulla strada dello sviluppo un’azienda importante per la Toscana, la Liguria, il Piemonte e la Sardegna in un quadro di rilancio della siderurgia nazionale. Grazie al lavoro dei commissari sono ripartire da tempo le commesse verso la società che la precedente governance di Acciaierie d’Italia aveva di fatto tagliato. Oggi Sanac e l’ex Ilva sono due procedure che vanno in parallelo, protagoniste della siderurgia italiana".

Francesco Scolaro