
A destra Michele Folloni, rappresentante della provincia all’interno della segreteria Ust della Cisl Durante il congresso sono stati toccati molti temi cari al territorio, dal marmo alla sanità, passando per il welfare
Eletta la nuova segreteria ust Cisl toscana nord. Massimo Bani è segretario generale. I componenti della segreteria sono Alessandra Biagini (Pistoia) e Michele Folloni (Massa Carrara). È stato istituito il dipartimento socio sanitario organizzativo, affidato ad Andrea Figaia, segretario generale aggiunto, uscente per scadenza dei mandati statutari. Il dipartimento si occupa delle relazioni esterne, in ambito sociosanitario e della contrattazione sociale con i comuni. Opera in stretta collaborazione con la segreteria, in una logica di area vasta nelle province che ne fanno parte.
I temi sul tappeto sono molti per la nostra provincia: "Mercato del lavoro: dopo la pandemia, il mercato del lavoro ha mostrato vivacità, ma è caratterizzato da precarietà e un forte squilibrio di genere, con la disoccupazione femminile che è il doppio di quella maschile, soprattutto tra le giovani under 28. Le aziende metalmeccani che faticano a trovare personale qualificato".
"Zona Industriale Apuana: questa zona presenta problemi strutturali, come scarsa integrazione tra i centri intermodali e difficoltà nella movimentazione dellemerci. La saturazione dei terreni e la necessità di bonifiche ambientali limitano l’espansione delle aziende. Porto e turismo: lo scalo marinello è in attesa di un nuovo PianoRegolatore, ma il dibattito è stagnante. Il turismo soffre dimancanza di programmazione, con molti lavoratori impiegati incontratti stagionali o part-time e una diffusione del lavoro nero".
"Industria del marmo: nonostante un’elevata produzione, l’industria del marmo sta vivendouna forte contrazione occupazionale, con un numero di lavoratori in calo. Le istituzioni non forniscono un’adeguata analisi dell’impatto ambientale e dei benefici per la comunità". C’è poi la questione Lunigiana: "La regione sta affrontando spopolamento, con giovani qualificati chesi trasferiscono altrove. Tuttavia, ci sono segnali positivi insettori come l’agriturismo e le produzioni alimentari di nicchia. Sanità e welfare: la provincia presenta un sistema sanitario a due velocità, con buoni servizi primari ma una crescente dipendenza da ospedali esterni per la sanità chirurgica e le alte specializzazioni. Va attenzionata la sanità territoriale ancora incapace di cogliere le opportunità del Pnnr".
"Per un rilancio efficace – concludono – della provincia, è fondamentale investirenella formazione professionale, modernizzare le infrastrutture, promuovere un turismo sostenibile, garantire un ritorno economicodalle risorse locali e rafforzare i servizi sanitari. Senza interventi mirati, il rischio è un ulteriore declino economico edemografico".