Sanità Sit in contro la carenza di personale

Pontremoli, ieri mattina manifestazione di Usb e associazione Lunigiana salute al Sant’Antonio Abate. Presenti i sindaci Ferri e Folloni

Sanità Sit in contro la carenza di personale

Sanità Sit in contro la carenza di personale

Sit-in davanti all’ospedale di Pontremoli ieri dalle 10 alle 12 per segnalare la carenza di personale nelle strutture ospedaliere periferiche. A organizzarlo la neonata associazione Lunigiana Salute e l’Unione sindacale di base, che hanno distribuito volantini per spiegare la ragione della protesta. "Nonostante la dirigenza dell’Asl Toscana Nord Ovest cerchi affannosamente di dimostrare con i numeri che il personale è sufficiente a garantire i servizi e che non c’è nessuna emergenza - spiega l’Usb - la realtà quotidiana parla di una carenza di personale, specialmente nelle strutture ospedaliere periferiche che ha raggiunto livelli allarmanti e ha creato un ambiente lavorativo insostenibile per gli operatori sanitari a causa delle pressioni alle quali sono sottoposti per le continue richieste di rientri lavorativi o cambi turno per compensare le assenze o, addirittura, per coprire il turno di chi è, legittimamente, in ferie. I turni infatti sono continuamente modificati e diventa impossibile conciliare i tempi di vita e lavoro e difficile programmare qualsiasi attività: non bastano davvero le poche assunzioni ’usa e getta’ di infermieri interinali a migliorare la situazione". Per i manifestanti è critica la situazione degli operatori socio sanitari "diventati una sorta di multiproprietà e dirottati spesso in reparti dei quali non conoscono nemmeno dove si trova il normale materiale d’uso. Obbligati altrettanto spesso, nel solito turno lavorativo, a prestare servizio in più reparti". Una situazione che comprende anche gli infermieri. La mancanza dell’oss, dirottato in altri reparti, per l’Usb comporta un lavoro sotto organico e di fatto implicherebbe il demansionamento dell’infermiere che si trova a svolgere compiti, normalmente, non di sua pertinenza. Questa situazione per l’Usb non solo "sminuisce le competenze e la professionalità degli infermieri ma ne aumenta e peggiora ulteriormente", sommandosi ai ’soliti’ rientri lavorativi e riposi saltati, il carico e le condizioni di lavoro e lo stress lavoro correlato. Al presidio hanno aderito anche i sindaci Jacopo Ferri e Annalisa Folloni che hanno condiviso le preoccupazioni dei manifestanti. Oltre la carenza di personale sono continue le segnalazioni della mancanza di servizi e specialistiche che costringono i pazienti a doversi spostare per esami o per curarsi in altre province o nel migliore dei casi al Noa. E in estate ancor di più. Inoltre è ribadito che il servizio trasporti interni ospedaliero è insufficiente. Non basta il turno fino alle 16, poi c’è carenza di medici (la situazione in medicina da settembre si annuncia problematica) infermieri, oss e personale tecnico sanitario.

Natalino Benacci