Biancaneve e i sette nani, scalatori, viandanti, funghi, animali, fiori: sono i piccoli gioielli creati da Anna Severino, componente del gruppo fb “Un sasso per un sorriso”, progetto nato in piena pandemia con lo scopo di regalare un sorriso a chi, strada facendo, si imbatte in un sasso dipinto. "E’ un modo per sentirsi vicini alle persone" osserva Anna Severino, titolare de “La casa sul fiume” per vacanze, a Canevara .
"Si tratta - precisa - di dipingere sassi e abbandonarli in angoli visibili della propria città affinché qualcuno possa trovarli e poi magari postarli sul gruppo facebook “Un sasso per un sorriso”. Ad oggi ne ho realizzati oltre un centinaio. Mi piace disseminarli lungo la via Vandelli, perché tanti sono i viandanti che scendono dal modenese verso la nostra città ed è un modo per accoglierli, con un saluto, un personaggio, un po’ di colore. Una cinquantina lì ho fatti come segnavia di arrampicata per la falesia della Campareccia. Tanti li ho dedicati ai bambini e tanti con ritratti a conoscenti. Insomma, un modo per lasciare un messaggio, comunicare un segnale di amicizia".
Il progetto, in Italia, è partito da Heidi Aellig, artista di origini svizzere che vive a Recanati. I sassi dei sorrisi hanno varcato ben presto i confini provinciali e regionali, fino a diventare un caso nazionale, portando un po’ di allegria e di colore. I sassi coinvolgono: c’è chi li cerca e chi li semina. Occhio però: vanno bene tutti i tipi di sassi tranne quelli raccolti in spiaggia. Si cerca la forma più adatta, poi si colorano con colori e spray acrilici per proteggerli dalla pioggia e il gioco è fatto. L’invito è quello di scrivere nella parte posteriore: "Mostrami su “Un sasso per un sorriso” gruppo facebook", il proprio nome e a nasconderlo in un luogo, in mezzo alla natura, per essere trovato. Insomma, buona caccia ai sassi di Anna Severino e spazio alla fantasia!
Angela Maria Fruzzetti