
di Cristina Lorenzi
Sarà inaugurata ad aprile l’Academy di "The italian sea group". Il sogno di Costantino si sta avverando, o meglio si è già avverato. Dopo aver trasformato un cantiere navale in decadenza in un’oasi del lusso, richiamato a Marina di Carrara gli yacht dei nababbi di tutto il mondo che qui sono venuti per affidare a mani sapienti il refitting dei proprio gioielli del mare, adesso Giovanni Costantino punta a un’università interna che con 40 diverse specializzazioni consentirà a laureandi di tutto il mondo di affrontare il delicato universo della nautica a 360 gradi. Dal punto di vista del marketing, della progettazione, dell’ingegneria, della finanza, dell’economia, del design: le discipline per un futuro lavorativo nello staff del lusso ci saranno tutte. Materie e specializzazioni dirette da personale e docenti di chiara fama.
"Ad aprile – spiega il ceo di Tisg – posso già annunciare il taglio del nastro della prossima iniziativa che è fra le più importanti di una miriade di progetti che Tisg ha in cantiere. Posso già dire che l’inaugurazione sarà del livello delle nostre manifestazioni e che vedrà la partecipazione di importanti big del settore e personaggi di fama mondiale. L’Academy è una struttura a cui tengo molto e lì ci sarà lo spazio per il miglioramento e la formazione specifica per chi vuole lavorare in questo settore".
E’ un fiume in piena Costantino o, per dirla secondo un tema più appropriato, un oceano di idee. Dopo aver confessato quanto tenga alla nuova Academy che si configura come un gioiello nello scrigno di iniziative del ceo di The italian sea group, Costantino parla dell’ultima scommessa in tema di espansione: il tentativo di acquisizione del brand di Perini che nei giorni scorsi ha dichiarato fallimento. Quella di Costantino è l’unica avance ufficiale.
Perché l’espansione a Viareggio?
"Ho seguito con attenzione tutto il percorso – spiega Costantino –. Non mi sono avvicinato subito alla sfida di Perini perché pensavo si risolvesse o con un fondo o con San Lorenzo. Non mi sembrava né interessante né corretto intervenire se le trattative erano in corso. Inaspettatamente la questione ha avuto un altro epilogo per cui ho pensato di farmi avanti".
Perini costruisce da sempre velieri, voi motoryachting... "Sono quattro anni che nei cantieri di Marina pur non producendo le vele, lavoriamo imbarcazioni firmate Perini. Il Falcone Maltese, l’M5, lo sloop più grande del mondo: sono tutte barche a vela firmate Perini che qui hanno avuto il loro importantissimo maquillage. Pertanto abbiamo sviluppato le competenze necessarie per rassicurare la clientela che possiamo lavorare anche i velieri. Perini era in salute, tuttavia le sue barche per il refitting venivano da Tisg. Casualmente da due anni molti dipendenti del cantiere di Viareggio sono passati da noi e grazie a questa migrazione abbiamo acquisito quel know how necessario per per far fronte a questo tipo di clientela. Adesso siamo pronti per il passo successivo che è l’acquisizione, o meglio stiamo vagliando l’iter per valutare le carte".
Un passaggio senza dubbio delicato. Soprattutto, quali garanzie possono esserci nel settore?
"Perini è un marchio noto e apprezzato in tutto il mondo, generato da un genio del settore che è Fabio Perini. Sarebbe un vero peccato che un tale patrimonio andasse all’estero o non rimanesse in Toscana".