REDAZIONE MASSA CARRARA

Scandalo Carige, chiesto processo per Berneschi

Il pm accusa anche Ferdinando Menconi. L’ex vice della CrC: «Mi dedico alle olive»

Giovanni Berneschi, ex presidente CrC

Carrara, 10 maggio 2015 - «C’E’ STATO un abbassamento del valore delle azioni di Carige, non ne avete mai scritto. Prendetevela non con me, ma con chi lo ha provocato. Il fatto è che quando qualcuno perde qualcun altro ci guadagna». Lo ha detto Giovanni

Berneschi, ex presidente di Banca Carige spa, in un momento di pausa dell’udienza preliminare del processo per la presunta maxi truffa a Carige Vita Nuova e svoltasi a Genova. Berneschi, ex vice presidente della Cassa di risparmio di Carrara ha proseguito commentando il suo stato di salute: «Sto bene, se non mi viene un infarto». Scherzando, ha poi aggiunto che se potesse provocare lui gli infarti, rivolgendosi ai giornalisti ha detto: «Sareste tutti i morti». Infine ha aggiunto che si sta dedicando all’agricoltura e alla cura della sua tenuta a Ortonovo. «Ho dato delle lezioni – ha detto – agli agricoltori del posto sull’olivicoltura».

IL PM della procura di Genova Nicola Piacente ha chiesto al gup Maria Teresa Rubini il rinvio a giudizio per l’ex presidente di Banca Carige, Giovanni Berneschi e per gli altri 9 indagati, tra cui l’ex numero uno del comparto assicurativo Ferdinando Menconi, carrarese, nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta maxi truffa ai danni dell’istituto di credito genovese. Berneschi e gli altri imputati, tra cui sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, riciclaggio e falso. «Non ci penso neanche a chiedere il patteggiamento», ha dichiarato ai giornalisti l’ex numero uno di Carige. Uno degli indagati, il commercialista Andrea Vallebuona, ha chiesto invece il dissequestro dei propri beni e un altro indagato, il notaio e imprenditore svizzero Davide Enderlin, ha chiesto l’annullamento dell’obbligo di dimora a Como.

IL PUBBLICO ministero ha tra l’altro dato parere favorevole all’istanza di revoca dell’obbligo di dimora per l’avvocato Davide Enderlin e si è riservato di esprimersi sulle istanze di dissequestro dei beni mobili e immobili presentare dai legali della nuora di Berneschi Francesca Amisano e da quelli del commercialista Andrea Vallebuona. Il parere potrà essere espresso nella prossima udienza. Nell’udienza di venerdì è stato affrontato anche il tema della contestazione del reato di trasferimento fraudolento di valori che si applica, secondo l’accusa, anche alla presunta truffa del 2006 già prescritta. Il pm ha sostenuto che il reato di trasferimento di valori in questo caso è aggravato dalla legge sui reati transnazionali, visto che il denaro sarebbe ‘volatò all’estero, aggravante che sposta in avanti il termine prescrittivo e quindi deve considerarsi validato. Il gup si è riservato anche su questo punto. Nella prossima udienza potrebbero essere avanzate richieste di riti alternativi.

g.b.