REDAZIONE MASSA CARRARA

Schiacciato dalla gru, la dinamica è da chiarire

La Procura ha aperto un’inchiesta e dovrà disporre un’autopsia sul corpo di Giorgio Bedini, L’imprenditore del marmo, 82 anni, è...

La Procura ha aperto un’inchiesta e dovrà disporre un’autopsia sul corpo di Giorgio Bedini, L’imprenditore del marmo, 82 anni, è morto schiacciato dalla gru con la quale stava spostando un blocco nella sua ditta di Marina di Carrara. Un pezzo di granito di 40 tonnellate che doveva essere rimosso dal rimorchio al piazzale dell’azienda di viale Galilei. Ieri altre due gru hanno lavorato per rialzare il mezzo che fu fatale per Bedini. I tecnici del Servizio Pisll dell’Asl, che effettuano i rilievi per contro della Procura di Massa Carrara, sono adesso al lavoro per verificare se la gru fosse a norma e da un primo esame pare che il mezzo fosse in regola con le più moderne normative, come tutto nell’azienda che Bedini dirigeva in maniera maniacale. Intanto la salma di Bedini è ancora sotto sequestro a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà capire se l’imprenditore indossava misure di protezione come le cinture o se per scappare alla svelta se le fosse tolte.

"A prescindere dal rispetto delle regole comportamentali che si devono adottare in tutti i lavori – invita alla prudenza il dottor Domenico Gullì del Pisll –, non basta avere tutti i mezzi in reggila, ma serve soprattutto quella cautela che va al di là della norma quando si usa questo genere di macchinari. Come abbiamo constato anche in altre occasioni il minimo errore non perdona. Quindi, quando si movimentano tonnellate serve una costante attenzione. Per quanto riguarda la direzione di marcia esiste un sistema antiribaltamento – conclude l’esperto –, ma in laterale ci può essere l’oscillazione incontrollata del carico. Ecco perché serve la massima prudenza e le operazioni devono essere svolte con la massima attenzione".

Bedini, lo ricordiamo, lavorava in azienda da oltre 40 anni ed era considerato da tutti esperto e dotato di una precisione maniacale. Adesso il lavoro della magistratura, dopo di che la moglie Ornella e i figli Giulia e Matteo potranno dare l’addio al caro Giorgio.