REDAZIONE MASSA CARRARA

Schiavitù e transizione ecologica delle carceri

Domani in piazza Mercurio un dibattito che spazierà da Alì Piccinin ai fatti di cronaca del Mediterraneo con Nicolai e Moisé

Da Alì Piccinin, il pirata del Mirteto diventato pascià nel 1645, alla schiavitù e alla condizione carceraria. Di tutto questo, di gemellaggio, di riconoscimenti e di diritti, si parlerà domani, alle ore 18.30, in piazza Mercurio a Massa grazie a un’iniziativa del circolo Arci Trentuno Settembre. Un dibattito aperto a tutta la cittadinanza sui temi della schiavitù nel Mediterraneo, partendo appunto dalla storia di Alì Piccinin insieme all’autore dei libri a lui dedicati, Riccardo Nicolai, per poi tracciare un quadro delle attuali condizioni di vita delle persone private della libertà personale, insieme ad Umberto Moisè, ex presidente dell’Arci provinciale e Garante dei diritti dei detenuti di Massa-Carrara fino al 2014, anno in cui a causa della ridefinizione del sistema delle Province questa figura è stata posta nel dimenticatoio.

"Con loro – affermano gli organizzatori – si parlerà anche delle lingue e dei mezzi di comunicazione nati tra le mura carcerarie e in contesti di sfruttamento, ragioneremo dell’isolamento degli oppositori politici durante il ventennio fascista, in particolare della colonia di confino a Ventotene, e delle rivolte registrate nelle carceri di Foggia durante la pandemia. Presenteremo le analisi che si stanno sviluppando in tutto il mondo per ridiscutere del sistema carcerario a fronte degli scenari creati dai cambiamenti climatici, con un occhio particolare sui progetti che uniscono ecologia e vivibilità dei detenuti". L’incontro è a ingresso libero.