NATALINO BENACCI
Cronaca

Scienza L’intelligenza artificiale e il futuro

Pontremoli, dibattito sul metaverso e gli sviluppi dei sistemi al teatro della Rosa con Massimiliano Nicolini

Pontremoli, dibattito sul metaverso e gli sviluppi dei sistemi al teatro della Rosa con Massimiliano Nicolini

Pontremoli, dibattito sul metaverso e gli sviluppi dei sistemi al teatro della Rosa con Massimiliano Nicolini

Il metaverso che non ti aspetti è stato raccontato al Teatro della Rosa di Pontremoli nel corso della conferenza ’Nuove tecnologie, Realtà aumentata e Intelligenza artificiale’ da Massimiliano Nicolini, professionista in sistemi complessi di intelligenza artificiale, tra i 100 innovatori al mondo 2023 del WMS, scienziato di livello internazionale formatosi al MIT e candidato al Premio Nobel per la fisica. Titolare della Fondazione Olitec creata dal padre Giovanni considerato l’erede di Adriano Olivetti, Nicolini si occupa di ricerca in ambito scientifico legato alle nuove tecnologie e alla realtà aumentata, oltre a dedicare parte del suo tempo alla formazione di giovani con lo scopo di andare a creare nuove figure professionali, carenti in Italia. Sarebbero infatti a oggi tra i 40 e i 50mila gli addetti con profili legati alle nuove tecnologie, mancanti in Italia. Un gap destinato a crescere. Nicolini ha spiegato le potenzialità di queste metodologie, sottolineando che l’intelligenza artificiale non diventerà mai autonoma, ma dipende interamente dagli esseri umani che la programmano.

L’azienda Olitec ha sviluppato tecnologie all’avanguardia, tra cui gemelli digitali di strutture ospedaliere e avatar intelligenti per il personale medico. Nel campo della realtà immersiva e della bioinformatica, due ambiti tecnologici all’avanguardia che stanno trovando applicazioni rivoluzionarie in diversi settori spiccano, ad esempio i risultati di ricerca forense che hanno fatto riaprire dopo 20 anni il caso del campione ciclista Marco Pantani. "Abbiamo analizzato frammenti di video su 172 ore di riprese delle sue corse da quando era ragazzino fino a quel Giro d’Italia in cui fu fermato a Madonna di Campiglio"ha detto Nicolini. Tutti parametri fisici sono stati sempre costanti quindi è stato dimostrato che era pulito. Sono stati poi esaminati tutti i filmati della scientifica anche se mancavano 40 minuti di riprese, sulla scena del crimine, in una stanza del Residence Le Rose di Rimini il 14 febbraio 2004. "Si è scoperto - ha aggiunto - su un angolo del letto un posizionamento indice-pollice tipico di chi si è appoggiato per raccogliere qualcosa in terra, la traccia ricavata dimostrava che apparteneva a un uomo molto più alto del campione. C’era gente estranea nella stanza. Altri indizi sulla scena del crimine totalmente artefatta: il lavandino divelto dal muro. Non poteva essere stato Pantani che era in terapia farmacologica e assumeva medicine che gli lenivano il dolore, ma gli toglievano le forze. E’ stato calcolato che a smurare il lavandino sono state almeno due persone robuste. Le nostre conclusioni corrispondono a quanto visto da un testimone e dai carabinieri giunti per primo sul posto. Poi arrivò l’ordine di far subentrare la Polizia".

Nel corso dell’incontro introdotto dal sindaco Jacopo Ferri e dal dottor Daniele Rossi è stato sottolineata l’importanza di approfondire queste tematiche in Lunigiana con percorsi formativi che possano lenire la mancanza di informatici sui sistemi avanzati.

N.B.