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Il sindaco Matteo Mastrini
Alle ultime elezioni di ottobre per rinnovare l’assemblea del Consorzio di Bonifica Toscana Nord ha votato solo il 2,80% degli elettori. Una bocciatura che deve fare riflettere. L’invito è del sindaco di Tresana Matteo Mastrini che sottolinea "il bassissimo gradimento popolare" dell’ente consortile creato con la legge regionale 75/2012. "La partecipazione al voto è stata bassissima a dimostrazione di una scarsa vicinanza al territorio - sostiene -. Inoltre, anche dove i cittadini hanno cercato di incidere sulle scelte eleggendo i propri rappresentanti, sono stati di fatto bypassati per logiche dettate da strategie politiche: i quotatissimi Leri e Putamorsi accantonati per il poco votato Sodini alla presidenza".
In più per il sindaco di Tresana i Consorzi nacquero per bonificare alcune zone paludose della Toscana, non certo per gestire torrenti e fiumi. Le nuove regole di ingaggio conferite dalla Regione ai Consorzi di bonifica necessiterebbero della presenza di alcune figure professionali come naturalisti, biologi, ecologi, geomorfologi, paesaggisti, zoologi e botanici, ma questi vengono coinvolti solo dove sussistano vincoli ambientali. "Attualmente si inseguono sostanzialmente le grandi emergenze - prosegue Mastrini - si pianifica la riqualificazione idrogeologica e ambientale dei bacini idrografici, in modo da limitare al minimo gli interventi puntuali quotidiani in manutenzione ordinaria. Ma occorre invece riqualificare i boschi, evitare l’erosione dei suoli, controllare il dissesto idrogeologico diffuso con micro interventi i, favorire le aree di laminazione". Occorrerebbe ripensare dunque al funzionamento dei Consorzi o superarli abrogando la legge istitutiva.
La replica del presidente del Consorzio di Bonifica Toscana Nord, Dino Sodini è a tambur battente. "Sostenere che il Consorzio non sia all’altezza del proprio ruolo rappresenta un grave vulnus istituzionale - afferma -, soprattutto se a dirlo è un politico e rappresentante delle istituzioni. Ricordo che all’interno dell’ente consortile ci sono figure valide e preparate, alcune con lunghissima esperienza, in grado di garantire la massima efficienza ed efficacia del Consorzio in quella che è la sua missione". Per Sodini gli uffici dell’ente sono dotati di enorme esperienza e di tecnici all’altezza del compito, alcuni dei quali provengono proprio dalle Unioni di Comuni, in particolare della Lunigiana dove hanno lavorato per anni.
"Il livello delle progettazioni è puntuale ed elevato - prosegue il presidente -, lo dimostrano i finanziamenti da milioni di euro ottenuti dall’ente negli anni, non ultimo quello da quasi 3 milioni di euro per l’area del Lago di Massaciuccoli. E sono in fase di esecuzione altri lavori per 1,5 milioni di euro destinati proprio alla Lunigiana, ad esempio il nuovo argine sul Civiglia a Licciana Nardi, che costa 1 milione di euro". Sodini rivendica una grande attenzione per la Lunigiana e per gli altri territori del Consorzio ed è pronto a confrontarsi con i Comuni.
E sull’integrazione di ulteriori figure professionali non si tira indietro. "E’ necessario inserire i Consorzi di Bonifica nelle strutture operative di protezione civile - aggiunge -,ben venga anche l’assegnazione di maggiori competenze in materia di ambiente". Per quanto riguarda l’aspetto politico, relativo alle elezioni, il presidente ribadisce la volontà di aprire maggiormente il Consorzio ai territori rispetto a quanto avvenuto in passato per arrivare ad una maggiore affluenza elettorale.
N.B.