Scintille tra Lega e Pd: "Ricostruzione falsa": "Noi contro la violenza e non accettiamo lezioni"

Il partito di Frugoli: "Alberti stravolge la verità". I Dem ricordano l’episodio alla Camera

Scintille tra Lega e Pd: "Ricostruzione falsa": "Noi contro la violenza e non accettiamo lezioni"

Il partito di Frugoli: "Alberti stravolge la verità". I Dem ricordano l’episodio alla Camera

Non si placa la polemica in merito al caso Frugoli-Alberti. La Lega Massa Carrara rifiuta categoricamente la seconda ricostruzione dei fatti fornita dal consigliere del Pd. "L’aggressione e le minacce ai danni del nostro capogruppo Filippo Frugoli – si legge in una nota – sono state reali e documentate. Siamo in grado di dimostrare la volontà di “spaccare i denti” espressa da Alberti, e abbiamo video a supporto che utilizzabili per dimostrare quanto accaduto. Non è accettabile che Alberti cambi versione: la seconda versione, probabilmente scritta da un avvocato, cerca un recupero impossibile. In precedenza, Alberti stesso aveva confermato di aver aggredito Frugoli". Per la Lega, è inaccettabile che il Pd non condanni fermamente l’accaduto. "Se il Pd non interviene con decisione – sostiene la Lega – si crea un precedente preoccupante. La mancata presa di posizione del Pd rappresenterebbe un minimizzare e sottovalutare comportamenti violenti che non possono essere tollerati in alcun contesto, men che meno in un luogo di confronto democratico come il Consiglio comunale". La Lega Massa Carrara è fermamente impegnata a garantire un ambiente sicuro e sereno per tutti i suoi membri e per il bene della comunità. "Non tollereremo alcuna forma di violenza e difenderemo con determinazione i nostri rappresentanti. Ribadiamo il nostro pieno sostegno al capogruppo Filippo Frugoli e confidiamo che la giustizia faccia il suo corso per evitare che episodi del genere possano ripetersi in futuro".

La risposta del Pd è altrettanto decisa. "Restiamo fermi – scrivono in un comunicato congiunto Pd Toscana e Pd Massa-Carrara – nella condanna della violenza, che sia essa fisica o verbale, praticata fuori e dentro le aule delle istituzioni. Tuttavia è nostro dovere affermare che dalla Lega non vogliamo alcuna lezione. Poche settimane fa abbiamo assistito a un’azione squadrista all’interno della Camera dei deputati perpetrata da alcuni deputati proprio dello stesso partito di Frugoli ai danni di un deputato del Movimento 5 Stelle. E da nessun membro della Lega, né toscana né nazionale, è emersa alcuna parola di condanna dello spettacolo vergognoso e violento messo in atto né alcuna parola di scuse dei deputati che hanno assalito il collega del 5S. In questo sta la differenza tra la nostra comunità e la loro: per noi la violenza, verbale o fisica, è qualcosa da non praticare, per loro è un mezzo. Noi capiamo i nostri errori e chiediamo scusa, per loro la becera aggressività è il pane quotidiano, la normalità. E questi sono gli stessi modi che si riscontrano essere messi in atto all’interno del Consiglio comunale di Massa, in cui la maggioranza leghista, con l’appoggio del sindaco Persiani e del presidente del consiglio Incoronato, ha imbavagliato la minoranza di centrosinistra attraverso la revisione dei regolamenti, la non calendarizzazione dei nostri atti, l’assenza di condivisione e coinvolgimento nelle decisioni i nostri capigruppo. Questo clima ha portato all’ennesimo episodio di scherno e derisione dei nostri consiglieri, in particolare Stefano Alberti che è stato offeso duramente e personalmente e poi provocato dal consigliere Frugoli. In questa vicenda c’è un grande assente: il presidente del consiglio comunale, che ricordiamo avere il compito di garantire l’equilibrio e il corretto e pacifico svolgimento della seduta e proprio per questo, un suo intervento avrebbe senz’altro evitato l’alzarsi dei toni e di modi, tuttavia non è stato fatto, come in tante, troppe altre occasioni. Chiediamo quindi, che vengano presi provvedimenti al fine di superare questa situazione che non fa alcun onore ai partiti di maggioranza, né tanto meno all’istituzione che rappresentano, per la quale, è evidente, non hanno alcun rispetto".