REDAZIONE MASSA CARRARA

Sciopero dei bus: "Più servizi e sicurezza"

Parla Luca Mannini della Cisl motivando le ragioni del disagio ai cittadini. Venerdì la paralisi.

Il trasporto pubblico locale venerdì subirà uno stop in occasione della manifestazione di protesta organizzata a Roma a tutela dei servizi

Il trasporto pubblico locale venerdì subirà uno stop in occasione della manifestazione di protesta organizzata a Roma a tutela dei servizi

Tutto pronto per lo sciopero nazionale del trasporto pubblico in programma venerdì. Sul tema interviene il segretario Fit Cisl Luca Mannini, con una lettera aperta ai cittadini in cui vengono spiegate le motivazioni. Una delegazione dei sindacalisti Autolinee Toscane di Fit Cisl, Uilt e Faisa parteciperà alla manifestazione nazionale a Roma. "Ci rivolgiamo ai cittadini - commenta Mannini - sapendo che sono gli unici a subire le colpevoli mancanze di questa condizione. I sindacati unitariamente proclamano lo sciopero per ottenere migliori condizioni di lavoro e promuovere una profonda riforma del settore che possa garantire un servizio pubblico di qualità in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale. Quando ciò viene reso impossibile dal disinteresse delle istituzioni e dall’inadeguatezza delle controparti, lo sciopero rimane l’unico strumento legittimo". Il segretario ricorda poi che dal 2010 il sistema di finanziamento del settore, erogato attraverso il fondo nazionale del trasporto pubblico locale, ha subito ingenti tagli oltre ai mancati adeguamenti al tasso di inflazione. Le Regioni, se non con rare eccezioni, non hanno finanziato i trasporti pubblici. "Abbiamo assistito a riduzione dei servizi e decremento del potere d’acquisto dei salari – prosegue Mannini - con peggioramento delle condizioni lavorative e aumento esponenziale di aggressioni al personale. Per questi motivi la contrazione di personale operativo è in peggioramento. Si stima che manchino più di 10mila autisti per garantire non solo il servizio programmato, ma anche quello minimo essenziale. La politica, le istituzioni, il Governo e le controparti datoriali facciano la loro parte per il rinnovo contrattuale e avviare una riforma del settore".