REDAZIONE MASSA CARRARA

Scuola, l’effetto accorpamenti: "Docenti rimbalzati su 4 plessi. E tempi di percorrenza di un’ora"

Succede all’Istituto Moratti-Bonomi fresco di fusione: la denuncia del gruppo di minoranza "Fare Comune"

Scuola, l’effetto accorpamenti: "Docenti rimbalzati su 4 plessi. E tempi di percorrenza di un’ora"

Rientro a scuola amaro per i docenti dopo l’accorpamento (foto di repertorio

A neanche un mese dal suono della prima campanella, a Fosdinovo si contano gli effetti del contestato decreto interministeriale n. 127 del 30 giugno 2023 sul dimensionamento scolastico. Pur riuscendo a salvare 11 autonomie delle 15 fusioni inizialmente deliberate dalla Regione Toscana per il corrente anno 2024-2025, la deroga del decreto Milleproroghe a fine 2023 non era valsa a preservare il comprensivo "Bonomi" di Fosdinovo che, dallo scorso settembre, ha subito la fusione con il Moratti di Fivizzano. Risultato: una nuova denominazione "Istituto Moratti-Bonomi" con sede direttiva a Fivizzano. "Il risultato è quello preannunciato: una scuola allo sbaraglio e un territorio che rischia di impoverirsi" tuona il gruppo di minoranza "Fare Comune". "L’accorpamento non è riuscito a garantire un Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi che ha il compito di gestire l’organizzazione dei servizi generali e delle attività amministrativo-contabili della scuola". Non solo la scuola è senza il Dsga: un dirigente in reggenza sopperisce al dirigente scolastico. Il gruppo di opposizione spiega, inoltre, che per tutto settembre l’istituto di Fosdinovo non ha avuto uno sportello di segreteria che, probabilmente, sarà disponibile a partire da questo mese ma solo per due ore il giovedì mattina. Ma disagi ancora maggiori riguarderebbero il personale docente ed Ata.

"Ci sono docenti a tempo determinato della scuola secondaria di primo grado che hanno l’orario suddiviso in quattro plessi scolastici: Caniparola, Fosdinovo, Fivizzano e Casola".

Non molto più fortunati i docenti a tempo indeterminato che, sempre della scuola secondaria, hanno l’orario suddiviso sui tre plessi di Caniparola, Fosdinovo e Casola. Ed ancora: "Docenti della scuola primaria che hanno metà orario a Caniparola e metà a Ceserano con tempi di percorrenza che variano dai 52 ai 57 minuti". Una situazione che avrebbe condotto docenti con contratto annuale a rinunciare all’incarico: "Per non girare come una pallina da flipper per le strade, non proprio comode e sicure, che collegano i diversi plessi".

Di qui, l’affondo politico del gruppo: "Se gli amministratori regionali non hanno conoscenza della morfologia, delle strade e delle distanze della Lunigiana, così non si può dire dell’amministrazione fosdinovese, che ha perorato la causa regionale dell’accorpamento senza ascoltare le esigenze delle famiglie e del personale". Intanto, all’orizzonte si prospettano ulteriori dimensionamenti che dal prossimo anno impatterebbero su due scuole in Lunigiana, due a Massa ed una a Carrara. A riguardo, il segretario Uil scuola Carlo Romanelli fa sapere di aver rivolto un appello all’assessorato regionale all’istruzione in difesa delle attuali autonomie scolastiche: "In Toscana ci sono numeri sufficienti, anzi abbondanti, per evitare tagli. Sono già ampiamente rispettati i parametri nazionali del dimensionamento, lo dicono i dati pubblicati dal ministero dell’Istruzione e del Merito per l’anno scolastico 2024/25 che contano 445.044 alunni. Dividendo per il quoziente stabilito dal decreto 127, che per quest’anno è pari a 949, si ottiene un numero di istituti scolastici superiori agli attuali".

Michela Carlotti