FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

Scuola per “specialisti” del lavoro La Provincia lancia il progetto

Dalla collaborazione con gli istituti e il colosso Baker Hughes l’idea di un polo didattico post-diploma . Chiesto il patrocinio al Ministro Orlando e il sostegno attivo della Regione Toscana anche di risorse

Migration

di Francesco Scolaro

La rotta di avvicinamento fra il mondo della scuola e il colosso mondiale Baker Hughes non si è interrotta. Ha solo rallentato e preso tempo per creare qualcosa di ancora più interessante: un polo didattico post diploma, una formazione specialistica orientata a creare i professionisti di cui la multinazionale ha bisogno proprio sul nostro territorio. Il presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti, ha insomma alzato ancora di più l’asticella dell’intesa con la principale azienda di Massa Carrara , con due stabilimenti d’eccellenza che sono la struttura del Nuovo Pignone e lo Yard di Avenza. Senza dimenticare poi che su Carrara, all’interno degli stabilimenti un tempo di Gaspari Menotti, Baker Hughes è comunque presente nella joint venture con Ge Power a pari quote di capitale all’interno del gruppo internazionale Aero Alliance con l’azienda Aero Service Technologies Italy Srl (Asti). Ma potrebbe non fermarsi qui e aprire una prospettiva di ampio respiro anche su nautica e turismo.

Doveva essere firmato fra la fine di marzo e la metà di aprile questo primo protocollo d’intesa dopo diversi incontri formali con i presidi degli istituti professionali della provincia e i responsabili di Baker Hughes sul territorio. Però quel progetto potrebbe essere ancora più ampio e utile se declinato in un vero percorso formativo professionale ed è qui che hanno trovato un nuovo e importante canale di sviluppo. La creazione di un Its nella provincia apuana.

"Abbiamo chiesto prima di tutto il patrocinio sull’intesa al Ministero delle politiche del lavoro tramite il ministro Andrea Orlando – conferma Lorenzetti –. Ma soprattutto abbiamo chiesto alla Regione Toscana un intervento a partecipare in maniera attiva al protocollo di intesa con un impegno concreto: creare un Its a Massa Carrara o quantomeno una succursale di quello che già esiste a Firenze. Una specializzazione post diploma per istituti tecnici che garantirebbe sbocchi lavorativi sicuri e all’azienda di avere giovani già ben formati. Siamo in attesa di risposte e non appena ci arriveranno sottoscriveremo subito il protocollo d’intesa con tutti gli istituti tecnici e professionali del territorio apuano".

La sfida è ambiziosa. Gli Its in Toscana al momento sono presenti in 14 città di cui gran parte attorno all’area metropolitana di Firenze, poi uno a Viareggio dedicato alla nautica di lusso e uno a Grosseto per il settore alimentare. Ma i corsi riguardano anche meccanica, energia e tutti i settori tecnici di cui aziende come Baker Hughes ha bisogno là dove lavora e che non riesce a trovare. Per questo portare un Istituto di specializzazione tecnica post diploma a Massa Carrara significherebbe proiettare la provincia in maniera diretta verso un nuovo modello di sviluppo che davvero integra industria e scuola, con notevoli possibilità nell’indotto visto che la formazione è teorico-pratica, subito operativa, con un diploma riconosciuto dal Ministero dell’istruzione e dallo Stato.

E’ chiaro che a questo punto il fronte delle possibilità si allarga perché non c’è solo la Baker Hughes nel panorama di sviluppo locale, anche se ne rappresenta il principale attore. Lo stesso Lorenzetti aveva parlato di estendere il protocollo a The Italian Sea Group, quindi alla nautica di lusso che sta vivendo un periodo di importante rilancio e punta a ottenere pure il travel lift al porto di Marina di Carrara: un corso Its per la nautica, autonomo o come sede distaccata di uno già esistente, sarebbe un’altra opportunità. E infine come dimenticare il turismo? Sarebbe lo sbocco ideale per un’eccellenza come l’alberghiero Minuto di Marina di Massa, per esempio, così da sopperire a quel gap che alcune aziende denunciano fra formazione scolastica e attività sul campo. La sfida è lanciata e potrebbe rappresentare davvero la chiave di volta nell’economia apuana.