MICHELA CARLOTTI
Cronaca

Scuole, una fusione “bollente”. L’odissea dei professori su chilometri di strade a rischio

Due ore a Caniparola, di corsa a Casola fino a mezzogiorno e al pomeriggio riunioni a Fivizzano. La giornata tipo di un docente del Bonomi-Moratti: "Costretti a giornate intere fuori di casa".

Scuole, una fusione “bollente”. L’odissea dei professori su chilometri di strade a rischio

Lucia Bonomi, docente e consigliera

Un “valzer” delle cattedre costringe quest’anno personale docente e Ata a roccamboleschi spostamenti tra le varie sedi dei due istituti scolastici “fusi”: il comprensivo Bonomi di Fosdinovo e il Moratti di Fivizzano, ora con sede direttiva a Fivizzano. Lucia Spadoni è docente nel nuovo istituto, consigliera del gruppo di minoranza di Fosdinovo “Fare Comune”, e testimone diretta di una criticità annunciata. "Lo scorso anno avevamo sottoscritto una petizione a sostegno dell’opportunità di ragionare meglio sugli accorpamenti, in difesa della qualità delle nostre scuole" ricorda. Di fronte all’ipotesi di accorpamenti per ambiti e alla prospettiva di fusione con Fivizzano, la petizione rivendicava il dinamismo pre-vigente tra le scuole di Fosdinovo e Carrara, in subordine spingeva per l’unione di Fosdinovo alle più vicine scuole di Aulla rispetto a Fivizzano.

La rigida logica dei numeri, però, alla fine ha fatto prevalere il dogma degli "ambiti" di renziana memoria: le operazioni di dimensionamento sono avvenute, come da disciplina regionale e nazionale, all’interno della medesima conferenza zonale. E mentre la petizione è rimasta lettera morta, si raccolgono i risultati della giornata-tipo di un docente della scuola secondaria di primo grado del Bonomi.

"Può capitare di insegnare due ore a Caniparola, dopo due ore a Casola fino a mezzogiorno e poi magari ci sono consigli, riunioni o collegi docenti nel pomeriggio in sede a Fivizzano. Io abito in costa e di conseguenza, una volta finita la lezione, mi devo fermare sul posto, restando fuori casa tutto il giorno" racconta un collega della Spadoni che preferisce mantenere l’anonimato. "Questa condizione – spiega la Spadoni – riguarda soprattutto il personale docente e Ata con contratti a tempo determinato delle scuole ex medie, che hanno l’orario suddiviso sui quattro plessi scolastici", ovvero Caniparola, Fosdinovo, Fivizzano, e Casola.

"Un’ora e un quarto di percorrenza ci vuole tutta – prosegue il docente – e c’è anche un tema di sicurezza, tanto più che si tratta di strade montane fatte di tornanti e insidie. Nei giorni scorsi, la strada è stata interrotta per la caduta di un albero". In alternativa, una percorrenza autostradale che attraversa due regioni con relativi costi di pedaggio. Motivi che avrebbero fatto desistere alcuni docenti con contratto annuale dall’accettare il rinnovo dell’incarico. Di qui l’appello: "Chiediamo al sindaco di Fosdinovo, di intervenire per rivedere le decisioni e rimediare agli accorpamenti per ambiti, tenendo conto della morfologia del territorio e della più naturale vocazione delle nostre scuole sul bacino di costa". Al nuovo sindaco Eugenio Moriconi, in carica da giugno, il compito di rimettere in gioco la palla della partita-scuola, sul cui terreno potrebbe scivolare la tenuta dell’Unione dei Comuni della Lunigiana.