REDAZIONE MASSA CARRARA

secoli di storia

Pontremoli, l’iniziativa del direttore Nicola Gallo per aiutare il turismo. Statue stele, Diocesano, Misericordia e la Biblioteca del seminario.

secoli di storia

Un biglietto unico per quattro musei pontremolesi. L’iniziativa prenderà il via già col mese di maggio e si realizzerà gradualmente grazie all’accordo proposto dal nuovo direttore del Museo delle stele Nicola Gallo al Comune di Pontremoli e al vescovo Mario Vaccari per la gestione unitaria dapprima del Museo delle stele e di quello diocesano, chiuso da qualche anno, ma che sarà riaperto a breve. Poi in una seconda fase con lo stesso ticket si potranno vistare anche il Museo della Misericordia e il Museo Biblioteca del Seminario.

Quattro siti che rappresentano l’evoluzione della storia pontremolese. L’idea è piaciuta molto al Vescovo che ha manifestato subito l’intenzione della Diocesi di procedere alla riapertura del Museo Diocesano d’Arte Sacra aperto nel 2009 nella sede vescovile di Piazza Duomo. Anche la vicesindaca Clara Cavellini è soddisfatta dell’accordo trovato dal direttore del Museo diocesano don Emanuele Borserini e dall’architetto Nicola Gallo. "La proposta elaborata prevede un periodo di prova da applicarsi nei mesi di maggio e giugno con apertura nei fine settimana con lo stesso orario del Museo delle stele - chiarisce - Per l’occasione verrà stampato un biglietto unico in vendita solo al Castello del Piagnaro. A carico del Comune sarà il costo del personale durante l’orario di apertura e gestione impianti (allarme, clima e restauro del portone). La Diocesi rinuncia a ogni introito dalla vendita dei biglietti, ma restaurerà gli arredi dell’allestimento museale e si occuperà della manutenzione interna".

Per il direttore del Museo delle stele Nicola Gallo la notizia è positiva perché il Museo Diocesano è la naturale prosecuzione di quello delle stele con l’avvio dell’evangelizzazione cristiana in Lunigiana. Ecco perché all’interno esiste una sala dedicata ai menhir. "La più antica testimonianza del cristianesimo locale è la lapide di Leodegar (forse un missionario di stirpe longobarda morto nel 753 d.C.) nella chiesa di San Giorgio a Filattiera – spiega – L’iscrizione ci dice che mise a repentaglio la propria vita per rompere gli idoli pagani rappresentate dalle sculture di pietra che vennero poi anche riutilizzate nella costruzione delle chiese". E la stele di Sorano III ne rappresenta un segno importante. Si tratta infatti di una statua spezzata intenzionalmente in più frammenti. La sovrapposizione di culti viene rappresentata all’interno del museo attraverso pannelli e un plastico che riproduce i siti delle chiese e delle cappelle nell’antica diocesi di Luni. La seconda sezione del Museo ripercorre le vicende della Diocesi di Pontremoli e illustra (attraverso oggetti liturgici, reliquiari, dipinti e statue) storie, devozioni, tradizioni religiose dell’alta Lunigiana. Successivamente nel biglietto unico entreranno anche il Museo della Misericordia e il Museo Bibioteca del Seminario. Il primo racconta la cronaca della solidarietà e rappresenta un piccolo gioiello che si articola in tre sale dedicate ai mezzi di trasporto per il soccorso dei malati: pezzi rari come lettighe a spalla, a traino umano e animale dotati di sistemi originali per bilanciare la posizione del malato. Poi carrozzelle, volantine, lettighe, pompe antincendio. La Biblioteca del Seminario formatasi a partire dagli ultimi anni del XVIII° secolo, conta su circa 50mila volumi, tra cui numerose cinquecentine e incunaboli, oltre a raffinate edizioni bodoniane di libri donati dal duca Carlo III di Parma. Sono 138 le edizione bodoniane presenti nella Biblioteca del Seminario arrivate in dono dalla Palatina di Parma assieme a 2.231 volumi di svariati argomenti, nella metà dell’Ottocento.

Natalino Benacci