Stop ai lavori in una delle segherie di via Piave per superamento dei decibel. Dopo le numerose lamentele dei residenti, Arpat ha inviato una squadra sul posto per registrare i rumori. La successiva relazione ha dato piena ragione agli abitanti e così il Comune ha preso provvedimenti. Parliamo di rumori assordanti che impediscono ai residenti di godere durante il pomeriggio di quella tranquillità riservata ai centri abitati. Rumori fastidiosi che i cittadini hanno deciso di segnalare all’Arpat nella speranza di far rispettare la legge da chi lavora all’interno di questo popoloso quartiere. Il documento dei tecnici Arpat attesta nero su bianco, che l’azienda in questione ha superato il livello di rumori consentiti dalla legge nei luoghi abitati. È la seconda volta che il Comune intima lo stop ai lavori ai titolarti della segheria. In sostanza l’ufficio ambiente ha chiesto alla segheria di realizzare dei lavori di mitigazione del suono, ma la richiesta non è stata esaudita, come detto per due volte. Nello specifico la relazione di Arpat ha stabilito che i rumori diurni prodotti dalla segagione del marmo a finestre chiuse sono di cinque volte superiore al valore consentito, e che sforano di 5 decibel anche a finestre aperte. Per tutti questi motivi l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana ha intimato ai titolari della segheria "l’esecuzione di interventi di mitigazione del rumore tali da riportare nei limiti di legge le immissioni acustiche negli ambienti di vita limitrofi nel periodo diurno – si legge nella relazione del Comune – . Ad attestazione di avvenuta bonifica dovrà essere presentata la documentazione di impatto acustico redatta da un tecnico competente in acustica ambientale, riportante le bonifiche realizzate e l’esito delle misure effettuate per verificare il rispetto della normativa vigente".
A.P