La Misericordia plaude all’iniziativa della Caritas, che di fatto permette alle persone senza un tetto sulla testa di non dormire all’aperto, in queste giornate di particolari temperature gelide. Il presidente dell’associazione massese, Bruno Ciuffi, nel corso dei mesi invernali, si era spesa per dare una coperta e un pasto caldo a chi ne aveva bisogno. Con l’apertura della casa di accoglienza, questo problema pare, per il momento, superato. Ma anche il presidente si fa promotore dell’appello lanciato da don Maurizio Manganelli, la ricerca di volontari per tenere in piedi la struttura continua.
"Nel corso delle nostre attività, durante le feste – spiega – siamo andati avanti con la distribuzione dei pacchi alimentari pre natalizi. Questo tipo di consegna fa parte di quella che facciamo durante l’anno. Una distrubuzione che, prima di Natale, viene arricchita di qualcosa in più: abbiamo aiutato circa una sessantina di utenti che noi abbiamo da seguire".
"Come ogni anno – prosegue –, nel pacco delle feste abbiamo messo qualcosa di natalizio, come panettoni e giocattoli per i bambini, regali da consegnare ai piccoli che meritano di vivere le feste in maniera serena. Un piccolo gesto che rende felice gli altri. Questa idstribuzione è avvenuta nella settimana prima di Natale. Ci siamo organizzati con la raccolta del tavolo solidale, e siamo stati aiutati anche con donazioni da parte dei privati. Ovviamente anche con la distribuzione del banco alimentare".
Dopo aver elencato gli aiuti di Misercordia durante la feste, Ciuffi torna sull’importanza di avere una casa di accoglienza attiva sul territorio: "L’apertura del rifugio è una grande bella notizia, un plauso a tutta la Caritas, dirigenti e volontari, che sono riusciti a fare una cosa di grande valore. Un merito del loro impegno e sacrificio, un plauso a tutti loro. Mi unisco anche io – conclude il presidente – al loro appello: servono persone con buona volontà che dedichino un po’ di tempo al centro di accoglienza, basta poco per dare una mano alle persone che hanno bisogno, alla fine fare del bene viene poi ripagato".