"Servono sgravi per far fronte al caro energia"

Nadia Cavazzini suggerisce accorgimenti da parte di Piazza Due Giugno per sostenere chi lavora

I commercianti del centro non rinunciano alle luminarie, nonostante le batoste in bolletta degli ultimi tempi. Una città illuminata sotto le feste "È più bella e più attrattiva" dicono in coro. Il progetto d’illuminazione a tema fiaba che riguarda il centro sono prevede un cielo di stelle. E poi luci che scendono, alcune di nuova forma rispetto alle classiche degli anni passati, insomma stelle in tutte le varianti delle luminarie. Ma le spese sono tante, troppe e il caro energia ci ha messo il carico. È vero che la corrente elettrica per le luminarie la paga il Comune, ma il costo delle luminarie è a carico dei commercianti. "Di questi tempi – aggiungono – anche cento euro pesano sull’economia lavorativa". Nello specifico entra Nadia Cavazzini vice presidente di Confcommercio e presidente dell’associazione Ristorando, che raccoglie una decina di locali cittadini: "Abbiamo fatto lo sforzo di sostenere le luminarie – dice – ma il caro energia ci sta mettendo in ginocchio. In attesa che il governo faccia qualcosa per ridurre i costi, sperando che lo faccia nel minor tempo possibile, anche se la vedo dura visti i tempi del governo, mi viene da suggerire qualche soluzione a livello locale. Stiamo lavorando per pagare queste bollette folli e già dobbiamo sostenere una pressione fiscale alta. Mi viene in mentre una parola bizzarra, sgravare, ecco sì l’amministrazione comunale potrebbe prendere in considerazione l’idea di sgravarci di qualche onore, che in vista del Natale sarebbe un bel regalo".