Il perito: "E’ socialmente pericoloso, deve stare tre anni in una Rems"
Un’assoluzione e una condanna. C’era anche l’imputato, Gianluca Paul Seung, ieri mattina in aula a Massa. Il 37enne originario di Torre de Lago, già in carcere per aver ucciso nel 2023 a Pisa la dottoressa Barbara Capovani, era accusato di aver aggredito un vigilante ad agosto del 2022. All’epoca era entrato in tribunale per andare in procura a depositare una delle sue tante querele, nonostante gli avessero detto all’ingresso che era finito l’orario di apertura al pubblico. Una volta dentro, era stato quindi raggiunto da una guardia che lo aveva invitato ad uscire. Guardia che poi aveva ricevuto un pugno. L’uomo in alcune spontanee dichiarazioni, oltre alle sue solite accuse di vari traffici in cui sarebbero coinvolti medici e altri, ha anche dato la sua versione del fatto: Seung ha riferito che sarebbe stato spinto, atterrato e fermato. Da terra aveva colpito la guardia che lo aveva bloccato di nuovo. "Mi impediva di respirare, ho cercato di liberarmi", si è difeso. Ha parlato per poco, visto che era già stato sentito nelle scorse udienze.
È stato ascoltato anche il professor Maurizio Balestrino, neurologo, che ha effettuato la nuova perizia nel carcere di Livorno, disposta dal giudice del tribunale massese. pochi giorni fa aveva presentato le sue conclusioni in 30 pagine circa. Il professore ha confermato a voce la sua valutazione di seminfermità e di una capacità non piena di Seung. Il giudice Ermanno De Mattia lo ha assolto dalle lesioni perché "il fatto non costituisce reato". L’accusa di resistenza è stata qualificata come oltraggio, probabilmente perché il 37enne nello stesso episodio aveva sputato alla guardia. E per questo reato è stato condannato a 8 mesi. Il perito ha valutato l’imputato "socialmente pericoloso", tanto da richiedere l’applicazione della misura di sicurezza detentiva. Il giudice ha disposto – una volta che la sentenza diventerà definitiva – il ricovero in una Rems per tre anni. "Valuteremo l’appello dopo aver letto le motivazioni, il giudice si è preso 30 giorni", spiega il difensore, l’avvocato Andrea Pieri.
An. Cas.