E’ in programma per il 5 ottobre sul ring della Dogali, la 75ª edizione del memorial dedicato a Enrico Bertola, lo sfortunato pugile che lo stesso giorno del 1949 moriva negli Stati Uniti dove cercava fortuna. Come ogni anno la Pugilistica Carrarese, che da lui ha preso il nome, organizza la riunione di boxe interregionale per ricordarlo. Bertola era nato a Carrara nel 1922 e, dopo una infanzia difficile, entra nel pugilato. E’ un buon dilettante tanto da arrivare al titolo italiano dei pesi mediomassimi ai campionati del 1942. Nel ’44 passa al professionismo e due anni dopo conquista il titolo italiano dei mediomassimi, dopo poco anche quello dei pesi massimi. Nel 1948 vola negli Stati Uniti dove i primi tempi non sono dei migliori: allo sbarco nessuno è ad attenderlo, è arrestato e tenuto rinchiuso per qualche giorno prima che il suo nuovo manager americano lo rilevi per portarlo a Chicago. La boxe americana è un ambiente difficile e corrotto, ma presto Bertola diventa l’idolo della comunità italiana: sul ring vince, fino a quel fatale incontro a Buffalo del 4 ottobre, contro lo scomodo Lee Oma. Bertola (nella foto) resiste 10 riprese ma, tornato negli spogliatoi, vomita e perde conoscenza. Trasportato in ospedale, muore il giorno dopo, nonostante una diperata operazione al cervello.
ma.mu.