Massa, 28 settembre 2017 - ALLA FACCIA delle (quasi) 80 primavere ha trascorso la notte all’addiaccio nel bosco, sdradiato fra alcune frasche. E come se nulla fosse il mattino seguente si è rimesso in marcia in cerca cercare della strada per tornare a casa. Una sorta di «nonno-Rambo» che ha messo in pratica l’esperienza maturata in 40 anni di servizio come infermiere della Marina militare. Si è conclusa col lieto fine la disavventura di un 77enne spezzino, uscito l’altro pomeriggio dalla sua seconda casa a Bosco di Rossano (Zeri) per fare due passi e già che c’era cercare un po’ di funghi, come fatto tante volte in passato. Ma non vedendolo rientrare all’ora di cena moglie e figlia hanno dato l’allarme, temendo fosse successo qualcosa di grave.
SI È COSÌ mossa una task force di soccorritori composta vigili del fuoco di Aulla, Lucca e Livorno (12 uomini più le unità cinofile vigili e personale dell’unità Tas specializzato in ricerche topografiche e Gps) dodici uomini del soccorso alpino e carabinieri di Pontremoli. Una prima traccia dell’uomo è stata data dal suo cellulare che alle 21,25 ha agganciato una cella con un cono ampio 8mila metri, quindi molto difficile da localizzare con esattezza. Per tutta la notte non è stato possibile rintracciare l’anziano che ha così trascorso la notte nel bosco: ieri mattina alle ricerche si è unito anche l’elicottero dei vigili del fuoco di Arezzo che ha sorvolato la zona.
Dell’anziano però nessuna traccia fino a quando, nel primo pomeriggio è stato lui stesso a materializzarsi nel bosco a molti chilometri di distanza dal punto dove si era smarrito. Lo ha notato sul sentiero nel bosco un altro fungaiolo arrivato in zona da Avenza. «Era tranquillo – ha raccontato – dopo averlo salutato non mi sarei fermato a parlargli se non avessi notato le sue ferite al volto e alle braccia», segni lasciati dal lungo cammino nella boscaglia. E il fungaiolo avenzino sapeva anche dell’allarme lanciato la sera prima per un anziano disperso nei boschi. Così si è offerto di accompagnarlo in auto fino al paese più vicino. Dopo un momento di esitazione, il 77enne spezzino ha accettato di farsi portare fino a Castoglio dove è stato raggiunto da familiari e soccorritori, che hanno lavorato sempre in perfetta sinergia. A dispetto di una lunga notte nel bosco al freddo, senza mangiare nè bere stata complessivamente bene, tantochè i sanitari della Croce Verde si sono limitati a curargli i pochi graffi sulle mani. Era solo un po’ frastornato. Ai soccorritori ha raccontato di aver dormito sopra alcuni cespugli e di aver ripreso poi il suo cammino al mattino seguente. Una stoffa forte temprata anche dai 40 anni di attività come infermiere imbarcato sulle navi della Marina Militare.