Si punta su agrumi e... rifiuti. A caccia di risorse europee con due progetti comunali

L’amministrazione di Massa vuole valorizzare la produzione dei suoi limoni. E sviluppare l’economia circolare con il Cermec sfruttando gli ’scarti’ elettronici.

Si punta su agrumi e... rifiuti. A caccia di risorse europee con due progetti comunali

Si punta su agrumi e... rifiuti. A caccia di risorse europee con due progetti comunali

Ci sono in ballo le risorse europee attraverso le azioni del Programma Italia-Francia Marittimo 2021-2027 e anche il Comune di Massa ha deciso di andare a caccia di fondi proponendo, con le opportune modifiche, due progetti che non avevano avuto troppa fortuna nella primavera scorsa. Il Comune, quindi, riproporrà prima di tutto il progetto Agrumare e lo vuole portare avanti in veste di capofila in considerazione della rilevanza della tematica per il territorio. L’obiettivo è quello di valorizzare la produzione agrumicola del territorio transfrontaliero, con particolare riferimento alla specie autoctone (limone massese e altre presenti nell’area transfrontaliera) in merito alle quali sono stati condotti specifici studi insieme ai Dipartimenti di Farmacia e Agraria dell’Università di Pisa nell’ambito del precedente progetto "Mare di agrumi", e traguardare sia la creazione di nuove filiere produttive legate ai processi di trasformazione di estratti e residui degli agrumi che azioni di salvaguardia della loro bio-diversità. Nella precedente edizione era il Comune di Livorno a essersi proposto come capofila e si pensava anche di coinvolgere pure l’istituto alberghiero Minuto di Marina di Massa mentre per ora questa opzione sembra essere in sospeso.

L’altro progetto coinvolge invece la società consortile Cermec, di cui Massa è socio insieme a Carrara, in qualità di partner al progetto chiamato ’Valor’ di cui sarà capofila la Regione Liguria. In questo caso, invece, si punta a valorizzare i rifiuti elettronici: l’obiettivo comune del progetto transfrontaliero, se approvato e finanziato, sarà quello di sviluppare, insieme alla propria partecipata Cermec spa, un modello transfrontaliero innovativo di economia circolare per la creazione di una catena di valore dei Raee (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) e in particolare delle materie prime critiche, attraverso la sperimentazione di tecnologie dimostrative e interventi di sensibilizzazione dei cittadini. Nel caso in cui i progetti risultino beneficiari delle sovvenzioni erogate dal Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo, le somme richieste sarebbero coperte al 100%, in parte da fondi Fesr e in parte da quote nazionali. Nei giorni scorsi era stata invece la Provincia ad aderire a un progetto transfrontaliero che metteva invece al centro la resilienza ai cambiamenti climatici e la lotta all’erosione.