REDAZIONE MASSA CARRARA

Si tuffa dal pontile e rischia la vita Salvato dal coraggio di 4 bagnini

Un trentenne egiziano si è buttato in acqua con il mare mosso nonostante le indicazioni contrarie. E’ la seconda volta che viene recuperato. Gli addetti alla sicurezza in mare chiedono maggiori controlli.

Si tuffa dal pontile e rischia la vita Salvato dal coraggio di 4 bagnini

di Patrik Pucciarelli

Si tuffa dal pontile con il mare mosso e lo salvano per miracolo. E’ successo domenica scorsa nel pomeriggio, intorno alle 17, davanti alla spiaggia libera adiacente. L’uomo, un cittadino egiziano di 30 anni, stava passando la giornata al mare quando ha deciso di farsi una passeggiata sul pontile per poi buttarsi una volta arrivato all’altezza della piattaforma per l’ attracco del traghetto. Il mare è in aumento , le onde superano i due metri, siamo nel giorno di picco della mareggiata che ha colpito il nostro litorale. Tutti iI bagnini sono impegnati nel controllare che nessuno si allontani troppo dalla riva,anche il minimo errore può costare caro. Ad un tratto delle grida attirano l’attenzione di tutti, qualcuno segnala che c’è un uomo in mare. Così i bagnini guardano al largo e, a malapena, intravedono una figura. Sono increduli che qualcuno possa essersi buttato dal pontile, specialmente in quelle condizioni di mare.Poi una figura al largo, si trova tra le onde vicino ai piloni che sorreggono il pontile, è in pericolo, alza le braccia ma subito viene inghiottita dall’onda che la tiene sotto. Siamo a 200 metri dalla battigia, la situazione è critica. Il primo a partire è un giovane bagnino, Erik Deangeli di 20 anni, il sangue freddo gli fa percorrere tutto il pontile, ha in mano la ciambella di salvataggio.Arrivato all’altezza dell’uomo in difficoltà lancia in mare il salvagente, però la persona è spinta dalle onde, non riesce ad afferrarla e finisce dinuovo sotto la superficie. Intanto da riva tentano di partire con il pattino ma le onde sono troppo alte, si attiva il piano B, bisogna fare senza mezzi. A partire da riva con il baywatch è Etò Ndiaye, un bagnino di origini senegalesi che raggiunge l’uomo in pericolo e lo riporta a riva. "E’ stata dura ma tutto è andato per il meglio - racconta Etò -, la corrente era forte l’uomo si trovava in seria difficoltà. Siamo qua per questo per salvaguardare la salute di chi frequenta la spiaggiA". Una situazione che si ripete spesso a detta degli autori del salvataggio, , poco tempo fa la stessa pesona si è trovata in difficoltà e a salvarla è stato un collega di Etò. "Non è la prima volta che ci mette alla prova - racconta Daniele D’Alessandro -. L’ho salvato in una dinamica simile a questa. Siamo una squadra e ci coordiniamo bene. Abbiamo fatto presente diverse volte che qua la situazione sta peggiorando. Ci sono persone che bivaccano sotto al pontile, bevono e mangiano per gran parte della giornata, poi vanno a fare il bagno, mettendosi in serio pericolo. Gli stessi, come nel caso di domenica, si tuffano dal pontile. Noi gli fischiamo ma non ci ascoltano, prendono e si buttano. Abbiamo chiesto di mettere delle inferiate sotto al pontile e maggiori controlli da parte delle autorità". A contribuire al salvataggio anche un quarto bagnino, Domenico Tarantino e un ex ispettore di polizia, Antonio Gianantonio che si trovava in spiaggia.