REDAZIONE MASSA CARRARA

Simbolo della battaglia contro l’escavazione

Il bivacco Aronte è stato il simbolo di un’importante manifestazione ambientalista che il 4 gennaio 2020 ha portato circa duemila persone a sfilare in strada per gridare a gran voce ‘Basta cave’, contro l’escavazione selvaggia delle Apuane. A lanciare la manifestazione e la sfida di piazza era stata la commissione Tutela ambiente montano (Tam) del Cai di Massa richiamando l’attenzione di tante persone che sono arrivate nel piccolo capoluogo apuano da ogni parte d’Italia. Il bivacco d’altronde si trova in una posizione estremamente delicata: al Passo della Focolaccia, sorge oggi a poche centinaia di metri da un fronte di cava, quello della Piastramarina sul versante di Minucciano. Purtroppo a oggi è prevista nei Piani attuativi dei bacini estrattivi (Pabe) di Massa anche la riapertura della cava Focolaccia, in galleria sul lato massese del crinale. Cava da riattivare come riferito proprio ieri in commissione congiunta, ambiente e urbanistica, dai referenti del Centro di geotecnologie dell’Università di Siena. Era stata anche questa previsione di riapertura dell’attività estrattiva al Passo della Focolaccia a spingere gli ambientalisti a scendere in piazza l’anno scorso, usando l’Aronte come simbolo della battaglia.