Lunghe file ai botteghini mercoledì, nella prima giornata di prevendita, e biglietti introvabili già ieri per Carrarese – Juventus Next Gen, la partita dell’anno a Carrara. I settori di curva e gradinata sono esauriti così come quello di tribuna laterale. Restava ancora qualche tagliando di tribuna centrale che sicuramente sarà andato a ruba in queste ore. La formazione azzurra si gioca sabato sera il passaggio alla semifinale play-off e il sogno della storica promozione in serie B sta montando l’entusiasmo di un’intera città che, però, vede limitato l’accesso allo stadio dei Marmi soltanto a circa 3000 tifosi. La capienza ristretta dell’impianto sportivo, dovuta a normative sulla sicurezza diventate negli anni più stringenti, è motivo di grande discussione tra gli sportivi. Gruppi organizzati ma anche semplici cittadini stanno lanciando un tam tam, anche sotto forma di post condivisi sui social, per sensibilizzare l’amministrazione comunale su questo argomento.
"Sindaca, firma la deroga, Carrara vuole esserci!". Questo in estrema sintesi il messaggio lanciato da tanti sostenitori della prima squadra cittadina. In passato incontri di cartello richiamavano allo stadio anche il doppio degli spettatori, adesso mezza Carrara rischia di rimanere tagliata fuori da questo evento. Una protesta che deve far riflettere perché il problema potrebbe riproporsi in maniera ancora più prorompente in caso di qualificazione della Carrarese alle fasi successive: la semifinale ipotetica si giocherebbe a Carrara martedì 28 maggio e la finalissima domenica 9 giugno. "Tranchant" in questo senso è stato l’intervento di Massimiliano Bernardi (Gruppo Civico) e Massimiliano Manuel (capogruppo consiliare di Fratelli D’Italia): "L’Arrighi, sindaco forestiero, catapultata come una marziana a Carrara dal Pd, senza spirito di appartenenza, partecipazione, militanza, legame con la città, e senza prendersi responsabilità alcuna, non firma la deroga per aumentare la capienza dello Stadio a 5mila posti. Come già fatto dai sindaci+ Zubbani e De Pasquale, a causa del clima acceso per evitare problemi di ordine pubblico e sicurezza la Arrighi, in base all’articolo 54 del Testo Unico degli Enti Locali Tuel, ha la facoltà di aprire lo stadio in deroga. Potrebbe, quindi, autorizzare la società Carrarese a far svolgere la gara in deroga e disporre di notificare l’atto al Prefetto, al Questore e al Comando provinciale dei Vigili del fuoco. La tifoseria è in tumulto vista la mancanza di posti per accontentare tutti e la colpa viene riversata sull’amministrazione che, in questi anni, per menefreghismo non ha effettuato i lavori allo Stadio. Va da sé che se non firma è la prova che oltre a non interessarsi dei problemi della città, non ama la nostra squadra e non ne vuole sapere di prendersi la responsabilità di autorizzare l’aumento di posti, nonostante sui social e dovunque le venga chiesta la deroga".